Roma, 22 ott. (Labitalia) – Intermatica, da sempre proiettata all’innovazione, scende in campo al fianco di Autovie Venete con un progetto green, presentando Lybra, una nuova frontiera dell’energy harvesting. Lybra è il dispositivo per il recupero di energia dal traffico, nato e sviluppato da un’idea completamente italiana, senza eguali a livello mondiale. Il sistema è capace di convertire l’energia cinetica dei veicoli in transito e in rallentamento, assorbendo di fatto la loro decelerazione e convertendola in energia elettrica, energia che, da sempre, viene dissipata e non verrebbe mai utilizzata.
L’ulteriore valore aggiunto è riferito all’ambiente: il calore e i gas di scarico dispersi nell’aria vengono notevolmente ridimensionati con una minore dispersione di Co2. Non ultimo, il sistema contribuisce ad aumentare la qualità della sicurezza stradale, inducendo i veicoli a rallentare dove già previsto, come ad esempio in prossimità di una barriera autostradale.
L’intuizione vincente è di Underground Power-UP, startup nata nel 2011 e pluripremiata nel settore dell’energia rinnovabile anche dal ministero dell’Ambiente che l’ha selezionata come una delle 10 pmi italiane più promettenti nel settore del cleantech. Intermatica diventa per UP il Partner commerciale ideale grazie alla sua attenzione verso le nuove tecnologie, lo sviluppo e l’integrazione di queste.
“Una delle sfide più significative – dichiara Andrea Pirisi, ceo e founder di Underground Power – che ci troviamo ad affrontare a livello globale è come trasformare le nostre città in ambienti intelligenti e sostenibili, poiché in esse si consuma il 70% dell’energia totale prodotta. Il traffico stradale può essere considerato una sorgente di energia? Le auto trasformano il combustibile in movimento, ma quando rallentano creano un esubero di energia cinetica che si trasforma in calore e gas di scarico. Lybra consente di recuperare una parte di questa energia e la rende disponibile per nuovi utilizzi, trasformando di fatto il traffico in una nuova risorsa energetica”.
“Dopo molti anni – racconta – di duro lavoro, sia in laboratorio che sul campo, siamo finalmente in grado di testare il nostro prodotto in una situazione di funzionamento ideale, la barriera autostradale, e siamo convinti che i risultati di questo progetto pilota porteranno benefici all’ambiente e ai nostri partner, cambiando il modo con cui guardiamo il mondo dell’energia e dell’innovazione”.
Autovie Venete, concessionaria autostradale del Triveneto, ha sposato il progetto dimostrando grande sensibilità ai temi della generazione di energia da fonti rinnovabili e della sicurezza stradale. Un primo passo che la vede pioniera tra le infrastrutture italiane in questo scenario. E’ stata individuato, come prima area d’installazione, il casello di Cordignano (Treviso), che conta un passaggio giornaliero di circa 6.000 veicoli al giorno che rappresentano un potenziale di 16.000 kWh/anno di energia prodotta. Il progetto è in espansione e prevede l’installazione di ulteriori moduli presso i tratti in gestione.
“Da anni – dichiara Marco Orsini, vicepresidente di Intermatica – ci occupiamo di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie che moduliamo e integriamo affinché diventino cambiamento; quando abbiamo studiato l’ingegneristica utilizzata da Lybra, abbiamo intuito che avrebbe posto una pietra miliare nel settore del recupero dell’energia, proprio come venti anni fa abbiamo, per primi, creduto nella tecnologia delle comunicazioni satellitari. Abbiamo ottimizzato le funzionalità di Lybra integrandolo con la nostra conoscenza e la nostra esperienza nella gestione e trasmissione dei dati e del telecontrollo dei sistemi”.
“Siamo orgogliosi – sottolinea – di credere in un progetto italiano che ambisce a rivoluzionare il mercato delle soluzioni da fonti alternative e impatta in maniera estremamente profonda sulla conservazione dell’ambiente, limitando la dispersione di CO2 prodotta dal traffico. L’installazione di Cordignano permetterà di risparmiare 11 tonnellate l’anno di anidride carbonica e di produrre ogni giorno l’energia che corrisponde al fabbisogno di circa 8 abitazioni”.
“Non poteva mancare – spiega il presidente di Autovie, Maurizio Castagna – il settore dell’energia, così strategico in questo momento. Per questo abbiamo sposato subito il progetto Lybra, nella convinzione che sperimentare nuove opportunità è un dovere, una vera e propria responsabilità sociale verso gli utenti. Riuscire a trasformare il traffico in produttore di energia, è un obiettivo ambizioso ma perseguibile, una sfida che apre nuove strade e offre, inoltre, un’interessante opportunità di crescita professionale anche ai nostri tecnici”.