Innovazione, investitori inglesi fanno scouting di Startup a Città della Scienza

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Oggi due importanti piattaforme finanziarie londinesi, I starter e AngelsCube, saranno al BIC – Business Innovation Centre – di Città della Scienza per incontrare le startup incubate e valutare possibili interessi nel capitale di rischio. L’obiettivo quello è di collegare le buone idee ai capitali, per aiutare le giovani imprese a superare i primi anni di vita e trasformarsi in aziende vere e proprie. Un’operazione possibile solo superando gli ambiti locali e guardando oltre i confini territoriali in un’ottica internazionale. Si tratta di un’occasione straordinaria per le 11 startup campane del BIC, che attualmente operano con 60 unità lavorative e un fatturato di due milioni di euro. Una realtà che assume di anno in anno caratteristiche sempre più interessanti e che testimonia la vitalità e l’unicità di un tessuto imprenditoriale che, nonostante le difficoltà, prova a resistere e reinventarsi, partendo da idee giovani e innovative. L’iniziativa fa parte del Progetto “Campania-Expo 2015”, con cui la Regione Campania, nell’ambito della propria partecipazione all’Esposizione Universale 2015, ha previsto una serie di interventi finalizzati a promuovere le principali eccellenze produttive regionali e a favorire il processo di internazionalizzazione delle sue imprese. In particolare, cogliendo l’occasione offerta dalla presenza in Expo di centinaia di delegazioni commerciali, l’Amministrazione regionale, con l’ausilio della società in house Sviluppo Campania Spa, ha organizzato, in collaborazione con le Camere di Commercio italo-estere di 12 Paesi, incoming di operatori economici interessati al tessuto produttivo campano, con l’organizzazione di incontri d’affari e visite aziendali, al fine di creare rapporti economici e relazioni commerciali stabili e a lungo termine. Le delegazioni imprenditoriali straniere sono state selezionate da Sviluppo Campania e dalle Camere di Commercio italiane all’Estero ed operano nei settori agroalimentare, ICT, biotech, nautica, moda, aerospaziale, Logistica, automotive.Valentina SanfeliceLa possibilità di collegare startup ai capitali – commenta Valentina Sanfelice di Bagnoli del Bic di Città della Scienza – è un tema centrale per sostenere le aziende incubate e accompagnarle nel complesso processo di trasformazione in aziende vere e proprie. Ciò che manca in Italia, rispetto agli altri paesi, non sono certo le idee brillanti, ma la cultura, prettamente anglosassone, dell’investimento privato nel capitale delle imprese. E’ già molto difficile individuare venture capitale o Business Angel disposti ad investire in aziende già strutturate, figuriamoci nelle startup, realtà con una componente di rischio maggiore. Bisogna dire che in tale ambito entra anche in gioco la capacità manageriale e di valutazione degli investitori privati che devono avere competenze finanziarie spiccate ed un grande intuito imprenditoriale nel saper valutare le opportunità che gli vengono presentate.”