Innovazione, il report di The European House Ambrosetti: Campania prima al Sud per investimenti

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in foto Vincenzo De Luca

Un centro di ricerca, sperimentazione e produzione di droni in Campania. E’ l’idea sulla quale sta lavorando la Regione, che sta cercando la disponibilita’ di fondi sovrani esteri per finanziare l’iniziativa. A spiegarlo il presidente della giunta, Vincenzo De Luca, nel suo intervento alla seconda edizione del Technology Forum Campania, organizzato a Napoli da The European House Ambrosetti e dalla Regione. “Oltre ai 100 milioni per cinque linee di ricerca sul cancro – sottolinea – finanziamo i campi di tradizionale forza della Campania: l’aerospaziale, l’automotive, l’agroalimentare e il sistema moda”. Nell’aerospaziale rientra il progetto relativo ai velivoli senza pilota, che vede anche il coinvolgimento di Invitalia e che potrebbe essere realizzato a ridosso dell’aeroporto di Grazzanise.
Nell’intervento di apertura l’ad di The European House Ambrosetti, Valerio De Molli, definisce la Campania “un punto di riferimento non solo per il Sud”, snocciolando i primati. “Prima per numero di start up innovative, saldo positivo tra imprese create e cessate, incidenza di lavoratori ad alta qualifica rispetto al totale, prima al Sud per volume di export, 10 miliardi, di cui il 41,5% in settori ad alta intensita’ tecnologica”, elenca.
Primati confermati dal report presentato al convegno, che raccontano di una Campania leader per tasso di crescita, grazie a grandi imprese manifatturiere, ma anche a una diffusa propensione imprenditoriale. Il 34% delle pmi meridionali, infatti, opera in questo territorio. Sulla stessa linea anche l’advisor scelto per il forum, Mauro Ferrari, a capo del Methodist Hospital di Houston, struttura con un team di 2.000 ricercatori e che investe 4 miliardi di dollari in questo ambito. “I laureati campani sono la materia prima più importante – racconta – c’è grande qualità di risorse umane d’eccellenza, di reti e di strutture di innovazione e di sviluppo”.
Il report premia la Campania come prima regione del Sud sul fronte degli investimenti in Ricerca&Sviluppo (1,3 miliardi), il 34% del totale del meridione, con un +11% dal 2010 al 2015. Anche il numero di occupati nel settore e’ al di sopra della media nazionale (24mila in Campania contro i 21mila della media italiana). Promettente il dato nel campo delle Scienze della vita e della ricerca biotech, che rappresenta una risposta concreta a molte sfide dell’area salute, con la Campania capofila del Mezzogiorno e settima in Italia con 34 imprese, 44 considerando le unità locali di ricerca. Allargando l’orizzonte all’Italia e guardando al futuro, De Molli auspica che si dia “piu’ voce ai giovani e alle donne. I dati sulla disoccupazione giovanile, sugli inattivi, sulla bassa partecipazione al lavoro delle donne – ragiona – sono indicatori pessimi da cui partire per stimolare una nuova voglia di investire nelle nuove generazioni e nella cultura, perche’ l’ignoranza e’ molto piu’ costosa”. Per immaginare su un ‘nuovo Umanesimo’, fa notare Ferrari, bisogna fare i conti con i “17 anni necessari per portare le nuove scoperte mediche dal laboratorio in clinica e i 2-3 miliardi di investimento necessari”.