Insieme per l’Africa

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Il fenomeno delle migrazioni visto come un’opportunità e non come un’emergenza né tantomeno un pericolo. Con questo spirito è partito ad aprile scorso il progetto “Insieme per l’Africa” che coinvolge Confindustria, E4Impact Foundation e la Comunità di San Patrignano, insieme a International Trade Center, agenzia delle Nazioni Unite e del Wto per il commercio internazionale. Ora questo accordo entra più nel vivo ed è in corso un roadshow su tutto il territorio, nelle associazioni locali di Confindustria, per individuare e coinvolgere le imprese italiane che affiancheranno quelle africane.
“Per le imprese italiane – afferma Letizia Moratti, partner del progetto – è un’opportunità perché’ l’Africa ha una complementarietà rispetto a tante nostre industrie di eccellenza”, proprio in alcuni settori specifici. Agrifood, energie rinnovabili, cosmetica sono i settori individuati dove rafforzare la collaborazione imprenditoriale tra Italia e Africa, sviluppando partenariati tra le imprese.
E ancora offrire formazione e supporto, contribuendo a percorsi di crescita professionali per i migranti, che potranno maturare esperienze tecniche e manageriali e avviare nuove attività soprattutto nel paese di origine. “In questa iniziativa c’è un’idea di Paese – sottolinea il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia – è solo attraverso il lavoro che si può favorire l’inclusione sociale”. “L’Africa è un grande continente – aggiunge Letizia Moratti – con circa 29 milioni di giovani che entrano in età lavorativa ogni anno e, se non diamo delle opportunità occupazionali in Africa, è chiaro che questi giovani cercheranno delle vie di fuga”.
Accanto a partenariato e formazione, il terzo filone individuato è quello della finanza sociale. Con l’impegno a individuare istituzioni finanziarie disponibili a sottoscrivere ed emettere bond, in collaborazione con istituti finanziari italiani, con i quali finanziare i progetti “green” delle nuove imprese.
E poi, secondo il presidente Boccia, c’è una doppia chiave di lettura: da una parte i tirocini offerti dalle imprese per i migranti già presenti nel Paese, e una nuova logica del partenariato per il co-sviluppo, per aiutare microimprese, piccoli imprenditori di paesi in via di sviluppo a costruire un tessuto imprenditoriale anche in Africa, realizzando un ponte di relazioni con le nostre imprese. “Un meccanismo interessante – commenta Boccia -, intelligente, che guarda con attenzione al Mediterraneo e all’Africa, in una logica sia di economia ma anche di società”.
I ruoli dei vari partner sono chiari. L’accordo nasce e si ispira allo spirito della Comunità di San Patrignano, Confindustria sarà cruciale per coinvolgere le imprese italiane, E4Impact è la fondazione che forma imprenditori in 8 paesi dell’Africa subsahariana. È senza dubbio un’opportunità, che specie in questo momento storico, va utilizzata e valorizzata.