Interscambio commerciale Italia-Germania: superati i livelli pre-crisi in diversi settori chiave

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in foto Monica Poggio, presidente di AHK Italien

di Nicola Rivieccio

Tra gennaio e agosto 2021 i flussi commerciali Italia-Germania sono stati consistenti in tutti i principali settori. Alcuni comparti si sono già attestati su livelli superiori a quelli pre-pandemici.
La ripresa è confermata anche dalle prospettive di business per il 2022 espresse dalle aziende.
I dati Istat relativi all’interscambio economico tra Italia e Germania (periodo gennaio-agosto 2021), pubblicati ieri, confermano una ripresa strutturale dei principali settori coinvolti nei flussi commerciali tra i due Paesi.
Tutti i settori chiave delle catene del valore italo-tedesche sono in netta crescita rispetto al 2020, e alcuni di questi hanno già raggiunto o superato i livelli che avevano prima della crisi causata dalla pandemia. Tra gennaio e agosto 2021, il chimico-farmaceutico, ad esempio, si è attestato su livelli superiori allo stesso periodo del 2019, sia per l’import dalla Germania (10,11 miliardi di euro vs 8,54 miliardi nel 2019, con una crescita del 18,4%), sia per l’export dall’Italia (5,33 vs 5,19 miliardi, +2,7%). Superano le performance pre-crisi, a livello sia di export sia di import, anche gli apparecchi elettrici ed elettronici (con 6,7 miliardi di import, +22,7% rispetto al 2019, e 3,57 miliardi di export, +13,3%), la siderurgia (8,75 miliardi di export, +32%, e 5 miliardi di import, +14,4%) e il comparto della gomma e materie plastiche (con un export pari a 3,14 miliardi, +5,7%, e un import a 2,36 miliardi, +14%). Per quanto riguarda il solo export dall’Italia, invece, superano le performance del 2019 il settore dei mezzi di trasporto (5,24 miliardi, +9,4%) e l’alimentare (4,14 miliardi, +13,4%), mentre il comparto dei macchinari eguaglia di fatto i livelli pre-pandemia (5,86 vs 5,88 miliardi), superandoli solo nell’import dalla Germania (5,88 miliardi, +5,6%). In ripresa, ma solo rispetto all’anno scorso, anche l’import di mezzi di trasporto (7,37 miliardi, +15,9% sul 2020), con una performance che resta tuttavia lontana dai livelli dello stesso periodo del 2019 (9,81 miliardi).
I dati settoriali sono in linea con le aspettative di business per il prossimo anno espresse dalle aziende nella tradizionale indagine “Sectorial Business Outlook”, realizzata a ottobre dalla Camera di Commercio Italo-Germanica. Dalla survey emerge che le aziende italo-tedesche valutano positivamente la propria situazione economica attuale e le prospettive per il 2022, e continuano a lavorare sulla rimodulazione delle catene del valore dettata dalla pandemia. Solo il 7% valuta negativamente la propria situazione attuale, mentre il 60% si aspetta una crescita del business nei prossimi 12 mesi. Quasi il 50% prevede di aumentare i propri investimenti, e il 52% ipotizza un aumento delle persone occupate. Rispetto alle fasi più critiche della pandemia, scendono i timori relativi al calo della domanda, ma aumentano le preoccupazioni legate ai prezzi dell’energia e delle materie prime.
Commentando i dati di interscambio, la presidente di AHK Italien Monica Poggio ha dichiarato: “L’andamento dei flussi commerciali e le valutazioni delle aziende italo-tedesche ci suggeriscono che la ripresa che stiamo vivendo è reale e non un rimbalzo dopo le fasi più acute della crisi sanitaria, e può quindi essere la premessa per una crescita strutturale». Jörg Buck, consigliere Delegato, ha poi sottolineato: «Resta molto lavoro da fare, su due fronti principali. A livello aziendale, occorre infatti investire su modelli operativi solidi, sostenibili e flessibili, per minimizzare l’impatto di eventuali nuovi shock a breve-medio termine. A livello di relazioni commerciali, le aziende di entrambi i Paesi devono assicurarsi di uscire rafforzate delle rimodulazioni delle supply chain, con un potenziamento del proprio ruolo di partner e/o fornitori”.