Intesa Sp, ecco il nuovo piano industriale: via alla fusione con Banco di Napoli

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Il Piano di Impresa 2018-2021 di Intesa Sanpaolo prevede la creazione di una nuova sede a Milano, che si chiamerà ‘ISP City’ e servirà a “ottimizzare la produttività, centralizzando le funzioni di direzione in un’unica sede e ottimizzando i tempi di trasferimento con il Centro Direzionale a Torino”. Saranno inoltre ridotte le entità giuridiche, mantenendo i marchi con più valore per la clientela, con la fusione di 12 società controllate nella capogruppo: Banco di Napoli, Cr Firenze, Cr Pistoia e Lucchesia, Cr Veneto, Carisbo, Cariromagna, Cr Friuli Venezia Giulia, Banca Nuova, Banca Apulia, Banca Imi, Banca Prossima, Mediocredito Italiano. Per quanto riguarda il Banco di Napoli scompare di fatto come entità giuridica autonoma ma conserva il proprio brand sul territorio, dal momento che Intesa Sanpaolo ritiene utile puntare sulla storia di questo importante gruppo per continuare ad attrarre clientela. Il piano prevede l’uscita volontaria di 9 mila persone, in base all’accordo sindacale raggiunto alla fine del 2017, e la chiusura di circa 1.100 ulteriori filiali. A fronte delle uscite è prevista l’assunzione di 1.650 nuove risorse. Il 10 per cento circa di questi numeri è riferibile alla sola Campania.