Investigatore privato e abuso legge 104

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La legge 104 consiste in una normativa italiana che consente ad alcune categorie di lavoratori di usufruire di giornate o ore di permesso retribuite dal lavoro, con la finalità di assistere dei familiari disabili.

Si tratta di una norma importante ma, purtroppo, l’esperienza insegna che ci sono spesso abusi della legge 104.

Parliamo in particolare dei dipendenti furbetti che approfittano dei permessi retribuiti ex legge 104 per fare tutt’altro che prendersi cura dei propri cari.

La cronaca ci insegna tanti casi: c’è chi va al mare o comunque a rilassarsi, c’è chi semplicemente sta a casa senza recarsi dalla persona che dovrebbe essere assistita, chi svolge un secondo lavoro, chi ne approfitta per fare le proprie commissioni in maniera prelevante rispetto al dovere di assistenza.

Insomma, ci sono tanti casi di abuso di legge 104. Quello che il datore di lavoro deve sapere è che l’abuso della 104 costituisce un illecito, in quanto il permesso gli viene corrisposto anche dall’INPS, ed è anche un fatto che lede la fiducia nei confronti del datore di lavoro.

L’abusante rischia quindi un processo penale per responsabilità nei confronti dello Stato e anche il licenziamento per aver leso il vincolo di fiducia che lo lega al datore di lavoro.

Ma come fermare i furbetti dell’abuso della legge 104? Vediamo in che modo è possibile rivolgersi ad un investigatore privato per indagare su un presunto abuso.

L’investigatore privato per abuso legge 104

Il comportamento del dipendente che sfrutta i permessi ex legge 104 per fare i propri affari è contrario alla correttezza e può costituire persino un reato.

Non solo. La giurisprudenza ha ormai riconosciuto in maniera pressoché unanime che l’abuso della legge 104 costituisce a tutti gli effetti una causa di licenziamento, per giusta causa.

Se il datore di lavoro sospetta che un dipendente stia abusando dei permessi ex legge 104, può rivolgersi ad un investigatore privato, così come ben spiegato all’interno del blog di Daniele Novelli Casarelli, https://investigazioniaziendali.agency . In questo modo, nel totale rispetto della legge, potrà effettivamente ottenere le prove del fatto che il lavoratore stia utilizzando in frode i permessi della 104.

La legge consente ai datori di lavoro di potersi rivolgere ad un investigatore privato anche solamente se c’è il sospetto che il dipendente non stia svolgendo il suo incarico di assistenza durante la fruizione del permesso.

Se si sospetta un abuso di questo diritto, quindi, il datore di lavoro ha piena facoltà di dare incarico ad un investigatore privato di raccogliere prove sul comportamento del dipendente sospettato.

Il datore di lavoro, in questo caso, sta agendo per la tutela del suo patrimonio aziendale e anche in virtù del legame di fiducia che dovrebbe legarlo al lavoratore.

L’investigatore privato si occupa quindi, nel totale rispetto della legge ed anche dei diritti del lavoratore, di controllare se effettivamente il lavoratore sfrutta i permessi retribuiti per effettuare attività d’assistenza di parenti disabili, oppure se faccia altro.

Le prove che vengono raccolte, spesso sotto forma di fotografia, possono essere usate in un successivo giudizio e per giustificare il licenziamento del dipendente.