Invitalia: Bagnoli, bonifica entro il 2023. Concorso di idee: tra un mese la graduatoria

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“Tre anni fa pensavo che il 2024 fosse la data in cui avremmo chiuso le bonifiche. Ora siamo nell’orizzonte di chiuderle nel 2023 e ci stiamo ancora lavorando sopra. Quindi, nel 2023 o prima, potremo avere disponibili le aree a terra, a parte la colmata”. Lo ha detto Claudio Collinvitti, project manager di Invitalia, durante la presentazione della mostra virtuale “Progetti per Bagnoli – Tra paesaggio, industria e utopia”, organizzata dalla consulta delle Costruzioni di Napoli. “I progetti di terra per le bonifiche – ha aggiunto – le finiamo tutti quest’anno. Sono progetti che dopo le conferenze di servizi vanno in gara d’appalto”. Collinvitti ha fatto sapere che il concorso di idee è invece concluso e che Invitalia “conta per la fine di marzo o la metà di aprile di avere la graduatoria”. “In questi anni – ha detto – abbiamo dovuto portare avanti, oltre alle attività di progettazione, 51 tavoli tecnici, 350 consultazioni con gli stakeholder. Abbiamo avviato 64 gare e attivato 11 cantieri, di cui 6 già conclusi e altri che sono in corso, alcuni per le eredita’ che ci ha lasciato Bagnoli Futura”. “Direi che non siamo in ritardo, la spinta data – ha spiegato Collinvitti – è tale per cui stiamo cercando di trovare in tutti i modi di trovare soluzioni che superino tutti gli ostacoli che giornalmente incontriamo”. Interpellato sul destino della colmata, l’ingegnere di Invitalia ha assicurato che “la colmata la dobbiamo togliere, c’e’ una legge che ce lo impone. Ma essendo un unicum a livello internazionale ci troviamo di fronte a un problema ingegneristico nuovo, che non èconcepito. Dobbiamo trovare il modo di riutilizzare 1 milione di metri cubi inquinati, dove abbiamo trovato di tutto. Noi ci muoviamo su un progetto che sia sostenibile sia sul piano economico che ambientale”. “Prima dell’estate – ha annunciato – lanceremo una gara di progettazione particolarmente complessa. L’aggiudicazione ci sarà a fine anno e poi da fine anno inizia il progetto di tutto il complesso: colmata, arenili e sedimenti”.