iOS Academy, domani l’inaugurazione. Manfredi: Apple punta sul capitale umano

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Appena quattro mesi di lavoro per realizzare un’impresa straordinaria. Domani 6 ottobre prende ufficialmente il via l’avventura di Apple a Napoli, con l’inizio dei corsi della iOS Academy – la prima in Europa – nel polo universitario della “Federico II” a San Giovanni a Teduccio. Nell’ex area Cirio duecento studenti italiani e stranieri impareranno a sviluppare le app del futuro per i dispositivi dell’azienda di Cupertino. Una preziosa opportunità di riqualificazione per la periferia orientale e l’occasione, per l’intera città, di diventare il motore di avvio del Paese verso l’industria 4.0.

Di questa sfida per Napoli e la Campania si è parlato lunedì 3 ottobre, durante la Festa regionale de l’Unità a Barra, alla presenza – tra gli altri – del rettore della Federico II Gaetano Manfredi e di Luigi Nicolais, professore emerito di Scienza e tecnologia dei materiali dell’ateneo federiciano ed ex presidente del CNR. “Apple ha deciso ad aprile di investire a Napoli – ha esordito Manfredi –, io ho firmato il contratto, giovedì cominciano i corsi. Abbiamo fatto una selezione internazionale, a cui hanno partecipato tanti giovani napoletani e altri provenienti da tutto il mondo, e poi organizzato la didattica. E tutto questo in quattro mesi”, dimostrando come “l’efficienza sia un fattore decisivo” per la buona riuscita di un’opera.

Con un investimento di “circa 15 milioni di euro per tre anni di attività, suddivisi tra Apple, Università “Federico II” e Regione Campania”, oggi a Napoli – che è la terza città italiana, dopo Torino e Milano, per numero di laureati in discipline scientifiche, tecnologiche e matematiche – si punta sul “capitale umano, cioè sui nostri giovani, perché se qui non avessimo avuto dei ragazzi capaci Apple non sarebbe mai venuta”.

In particolare, la scelta di Napoli Est è emblematica: “Nei momenti di difficoltà – ha aggiunto Luigi Nicolais, che nel polo di San Giovanni a Teduccio continua a coordinare ricercatori – l’università deve insediarsi nelle zone più deboli, lì c’è la volontà di crescere, di prendere l’ascensore sociale, di impegnarsi nella scuola».

In tal senso la iOS Academy partenopea rappresenta soltanto «l’inizio di una strategia – ha commentato l’Assessore alle Start-up della Regione Campania Valeria Fascione –, ora è importante costruire intorno a questa opportunità una factory, un laboratorio continuo di innovazione, con una serie di imprese che possono lavorare con l’azienda statunitense sul B2B”. 

Ed è nell’industria 4.0 che si nasconde la chiave per l’evoluzione del Mezzogiorno e dell’Italia: stiamo assistendo a una “quarta rivoluzione industriale – ha spiegato ancora Luigi Nicolais –, rappresentata dall’integrazione dell’elettronica con le tecnologie digitali. Solo un ricercatore può immaginare cosa succederà in futuro per fare un oggetto. Quindi è giusto che ci sia una grande spinta verso questo settore. Non si può scrivere una politica di sviluppo se non si mettono al centro formazione, ricerca, università».

Ma anche l’impresa deve «fare la propria parte – ha concluso Gaetano Manfredi –, che significa investire, rischiare, avere una visione lunga, dare una prospettiva di crescita reale basata sulla competizione globale”.