Isis attacca Barcellona: è strage. “Forse coinvolti italiani”

60

Roma, 17 ago. (AdnKronos) – Terrore a Barcellona dove un furgone contro la folla ha travolto decine di pedoni sulla Rambla di Canaletes. Al momento il bilancio, diffuso dal primo ministro del governo catalano, Carles Puigdemont, è di una dozzina di morti e ottanta feriti, 15 dei quali molto gravi. Una delle vittime è di nazionalità belga.

FARNESINA- A quanto si apprende da fonti della Farnesina, seppure le verifiche sono ancora in corso, esiste un rischio di coinvolgimento di italiani.

“Abbiamo disposto, dall’Ambasciata d’Italia a Madrid, una missione a rafforzamento del Consolato Generale, per supportare in ogni modo i nostri connazionali – afferma il ministro degli Esteri, Angelino Alfano – A questo scopo, alcuni nostri uomini della Unità di Crisi partiranno per Barcellona con il primo volo disponibile”.

ISIS RIVENDICA – Lo Stato islamico ha rivendicato la responsabilità dell’attacco con un comunicato pubblicato su Amaq. Secondo la formula standard già utilizzata nelle altre occasioni, riferisce Site, che monitora i siti jihadisti, nel comunicato su Amaq si afferma che “soldati dello Stato islamico hanno portato a termine l’operazione agli ordini del califfato contro i Paesi della coalizione” della lotta all’Isis.

ARRESTATI DUE SOSPETTI – In precedenza la polizia di Barcellona aveva confermato che si è trattato di un “attacco terroristico. E’ stato attivato il protocollo per gli attentati terroristici”, ha scritto in un tweet la polizia del capoluogo catalano.

Il furgone utilizzato per compiere l’attentato si è schiantato contro un chiosco. La polizia catalana ha ritrovato a Vic, vicino Barcellona, un secondo furgone che sarebbe stato noleggiato per la fuga dopo aver compiuto l’attentato.

Per l’attentato sono stati arrestati due sospetti , ha detto il primo ministro Puigdemont. A quanto scrive El Mundo, uno dei sospetti autori dell’attacco è morto dopo una sparatoria avvenuta a Sant Just Desvern, piccola cittadina a pochi chilometri da Barcellona. L’uomo era al volante di una Ford Focus bianca che era sfuggita a un controllo di polizia sulla Diagonal di Barcellona, travolgendo degli agenti. Il sospetto è stato trovato senza vita nella sua auto, a una distanza di tre chilometri dalla sparatoria con gli agenti che avevano tentato di fermarlo. Lo scrive El Pais, aggiungendo che non è chiaro se l’uomo sia stato raggiunto dagli spari dei poliziotti o se si sia suicidato.

Dopo l’attacco del furgone contro la folla, la gente presa dal panico si è accalcata nelle strade adiacenti. “Evitate la zona delle Ramblas per non ostacolare le operazioni di soccorso”, ha scritto la polizia su Twitter.

La polizia ha imposto la chiusura dei negozi della zona e decine di clienti sono rimasti all’interno dei locali. I Mossos, la polizia catalana, hanno poi evacuato tutti i locali delle Ramblas.

La Guardia Urbana ha raccomandato alle persone che si trovavano nella zona dell’attacco, e che stanno bene, di avvisare i propri familiari attraverso i social network e non via telefono per non far crollare le reti telefoniche.

La Cia, secondo quanto riferisce il quotidiano spagnolo El periodico, aveva allertato i Mossos due mesi fa sulla possibilità che Barcellona potesse essere lo scenario di un attentato terroristico.

“DONATE IL SANGUE” – La Banca del Sangue spagnola ha chiesto ai cittadini di donare il sangue. Precisando di avere al momento delle riserve, ha invitato a partecipare “se necessario” per far fronte alle ferite multiple riportate da decine di persone dopo l’attentato.