Isis, in un video minaccia fondatori di Facebook e Twitter

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Le foto dei fondatori di Facebook e Twitter, Mark Zuckerberg e Jack Dorsey, appaiono più volte in un video di 25 minuti diffuso online e firmato da un gruppo di haker sostenitori dell’Isis che si fa chiamare “Sons Caliphate Army”. I due Ceo, le cui immagini si vedono avvolte dalle fiamme e perforate da proiettili, vengono minacciati per il blocco sui social network degli account riconducibili a estremisti.

“A Mark e Jack, fondatori di Facebook e Twitter, e al loro governo crociato. Annunciate quotidianamente di aver sospeso molti dei nostri account, e noi vi diciamo: è tutto quello che potete fare? Non siete al nostro livello”, si legge in un testo in lingua inglese inserito nel video. “Se chiudete un nostro account, ne prenderemo dieci in cambio e presto i vostri nomi saranno cancellati, dopo che avremo cancellato i vostri siti, ad Allah piacendo, e saprete che diciamo la verità”.

In un’altra slide, il gruppo sostiene di aver hackerato oltre 10mila account Facebook e oltre 150 gruppi Facebook, insieme a 5mila account Twitter. “Molti di questi account – si legge – sono stati dati ai sostenitori, e se Allah lo permette anche il resto sarà distribuito”.

Il video, diffuso su diversi forum dell’Isis tra cui alcuni canali di Telegram, arriva in concomitanza con l’annuncio del “Madison Valleywood project”, il progetto con cui la Casa Bianca coinvolge la Silicon Valley e gli studios di Hollywood per sconfiggere l’Isis online.

Agli inizi di febbraio Twitter aveva annunciato di aver chiuso oltre 125mila account, molti dei quali di sostegno all’Isis. Zuckerberg in settimana ha ribadito l’impegno di Facebook nel contrastare il terrorismo online.
   

Le foto dei fondatori di Facebook e Twitter, Mark Zuckerberg e Jack Dorsey, appaiono più volte in un video di 25 minuti diffuso online e firmato da un gruppo di haker sostenitori dell’Isis che si fa chiamare “Sons Caliphate Army”. I due Ceo, le cui immagini si vedono avvolte dalle fiamme e perforate da proiettili, vengono minacciati per il blocco sui social network degli account riconducibili a estremisti.

“A Mark e Jack, fondatori di Facebook e Twitter, e al loro governo crociato. Annunciate quotidianamente di aver sospeso molti dei nostri account, e noi vi diciamo: è tutto quello che potete fare? Non siete al nostro livello”, si legge in un testo in lingua inglese inserito nel video. “Se chiudete un nostro account, ne prenderemo dieci in cambio e presto i vostri nomi saranno cancellati, dopo che avremo cancellato i vostri siti, ad Allah piacendo, e saprete che diciamo la verità”.

In un’altra slide, il gruppo sostiene di aver hackerato oltre 10mila account Facebook e oltre 150 gruppi Facebook, insieme a 5mila account Twitter. “Molti di questi account – si legge – sono stati dati ai sostenitori, e se Allah lo permette anche il resto sarà distribuito”.

Il video, diffuso su diversi forum dell’Isis tra cui alcuni canali di Telegram, arriva in concomitanza con l’annuncio del “Madison Valleywood project”, il progetto con cui la Casa Bianca coinvolge la Silicon Valley e gli studios di Hollywood per sconfiggere l’Isis online.

Agli inizi di febbraio Twitter aveva annunciato di aver chiuso oltre 125mila account, molti dei quali di sostegno all’Isis. Zuckerberg in settimana ha ribadito l’impegno di Facebook nel contrastare il terrorismo online.