Istat, vacanze estive per metà degli italiani. Ma nel Mezzogiorno la quota scende

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(foto da Pixabay)

Trascorreranno un periodo di vacanza, tra giugno e settembre 2021, in una localita’ diversa da quella di residenza, con certezza il 22,3 per cento e probabilmente il 27,8 per cento; sommando le due percentuali si arriva al 50,1 per cento. Un terzo, al contrario, e’ certo che non andra’ in vacanza. Questo quanto e’ emerso nell’indagine Istat che analizza le prospettive di vacanze degli italiani in era Covid. Secondo l’Istat, a livello territoriale, emerge un divario tra Nord e Mezzogiorno del Paese: la quota di coloro che hanno intenzione di andare in vacanza passa dal 59,7 per cento dei residenti nel Nord-ovest al 39,1 per cento dei residenti nel Mezzogiorno (considerando la somma delle incidenze stimate per le modalita’ di risposta “Certamente si'” e “Probabilmente si'”). Nel Nord-est e nel Centro le percentuali sono simili al Nord-ovest e pari, rispettivamente, al 55,2 per cento e al 51,0 per cento. Il quadro si ribalta per le risposte relative a coloro che non intendono effettuare una vacanza: le percentuali sono prossime al 50 per cento nel Centro-nord e al 60,8 per cento nel Mezzogiorno. L’intenzione di andare in vacanza e’ predominante per coloro che hanno un’eta’ compresa tra i 18 e i 29 anni (l’incidenza delle risposte “certamente si'” e “probabilmente si'” e’ pari al 75,9 per cento) e per quelli tra i 30 e i 49 anni (58,5 per cento). Le quote scendono progressivamente con l’eta’: 44,5 per cento delle persone tra i 50 e i 64 anni e 32,4 per cento di chi ha almeno 65 anni. Tra i motivi per cui non sara’ possibile andare in vacanza, su tutto il territorio nazionale prevale la mancanza di risorse economiche (32,7 per cento) anche se la percentuale e’ piu’ marcata nel Mezzogiorno (38,7 per cento) rispetto al Centro (25,5 per cento) e al Nord del Paese (Nord-ovest 28.8 per cento e Nord-est 30,7 per cento). Seguono i timori legati al Covid, indicati dal 15 per cento degli intervistati, e i problemi di salute (12,8 per cento).