Italia-Camerun, Boccia incontra il presidente Biya. Mattioli: Opportunità per le Pmi

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Il presidente della Repubblica del Camerun, Paul Biya, in visita di Stato in Italia con i ministri degli Esteri, dei Lavori Pubblici e dell’Economia ed una delegazione imprenditoriale, ha incontrato oggi a Viale dell’Astronomia il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, la vicepresidente per l’Internazionalizzazione, Licia Mattioli e le principali aziende italiane che vantano una presenza diretta nel paese.
“L’incontro di oggi – dice Licia Mattioli – ha un duplice obiettivo: fare il punto sullo stato di avanzamento dei numerosi progetti di collaborazione recentemente avviati in Camerun dalle imprese italiane e approfondire le opportunità di investimento che il paese offre, in particolare alle nostre pmi, in filiere come le infrastrutture, l’energia, il turismo e l’agroindustria. Il Camerun – prosegue la vicepresidente – esprime oltre il 40% del Pil dei paesi della Comunità Economica e Monetaria dell’Africa Centrale e rappresenta una priorità per l’azione di Confindustria verso il continente africano; la politica di riforme intrapresa dal governo centrale negli ultimi anni ha dato un forte impulso sia al settore primario che all’industria manifatturiera, garantendo al paese una crescita annua del 5-6% nonostante il calo del prezzo internazionale del petrolio. La messa in opera del Planut (Piano d’urgenza nazionale triennale) per il periodo 2015-2017, grazie agli ingenti investimenti in progetti infrastrutturali, ha inoltre permesso di creare nuovi posti di lavoro e migliorare le condizioni di vita della popolazione. L’entrata in vigore dell’Accordo di partenariato economico tra il Camerun e l’Unione Europea darà un ulteriore impulso alle relazioni bilaterali con il nostro paese che nel solo ultimo anno ha visto crescere le proprie esportazioni del 9% e l’import addirittura del 92%; il nostro obiettivo è ora aumentare la nostra quota di mercato e la nostra presenza in Camerun, affermandoci come uno dei principali partner industriali dell’Ue”.