Italia fa ricorso a Corte Ue su Tercas

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(ANSA) – ROMA, 10 MAR – L’Italia ha fatto ricorso alla Corte di Giustizia europea sul caso Tercas. Secondo indiscrezioni di stampa, che trovano conferma in ambienti di governo, Roma ha deciso di ricorrere contro lo stop della Commissione Ue al salvataggio di Tercas da parte del Fondo interbancario di tutela del depositi (Fidt), perché considerato aiuto di Stato.
    L’intervento è stato poi sostituito con uno analogo del nuovo fondo volontario per 265 milioni. Anche il Fitd starebbe per presentare un ricorso, già deliberato da tempo. L’impugnazione potrà servire a fare chiarezza in materia di aiuti di Stato, anche dopo un recente parere dell’avvocato generale della Corte di Giustizia Ue – citato tra l’altro nei giorni scorsi dall’Abi in audizione al Senato – secondo cui “non è vincolante per gli Stati” la comunicazione 2013 della commissione sulle banche, quella che aveva sancito il principio del burden sharing applicata, peraltro, anche nel salvataggio delle 4 banche (Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti).
   

(ANSA) – ROMA, 10 MAR – L’Italia ha fatto ricorso alla Corte di Giustizia europea sul caso Tercas. Secondo indiscrezioni di stampa, che trovano conferma in ambienti di governo, Roma ha deciso di ricorrere contro lo stop della Commissione Ue al salvataggio di Tercas da parte del Fondo interbancario di tutela del depositi (Fidt), perché considerato aiuto di Stato.
    L’intervento è stato poi sostituito con uno analogo del nuovo fondo volontario per 265 milioni. Anche il Fitd starebbe per presentare un ricorso, già deliberato da tempo. L’impugnazione potrà servire a fare chiarezza in materia di aiuti di Stato, anche dopo un recente parere dell’avvocato generale della Corte di Giustizia Ue – citato tra l’altro nei giorni scorsi dall’Abi in audizione al Senato – secondo cui “non è vincolante per gli Stati” la comunicazione 2013 della commissione sulle banche, quella che aveva sancito il principio del burden sharing applicata, peraltro, anche nel salvataggio delle 4 banche (Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti).