Italia, il piano della Farnesina per il made in Italy: c’è il sostegno di Ice e Sace Simest

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ROBERTO GUALTIERI MINISTRO LUIGI DI MAIO MINISTRO MARINA SERENI POLITICO

Un Piano straordinario a sostegno del made in Italy per fronteggiare l’emergenza coronavirus: “un prodotto aperto a suggerimenti e sollecitazioni che deve tener presente le difficoltà”. A presentarlo, lo scorso 3 marzo alla Farnesina, è stato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che ha riunito le associazioni di categoria e del mondo economico-finanziario per annunciare le prime misure di sostegno all’export in risposta all’emergenza. “In capo all’Ice c’è la disponibilità di 316 milioni di euro che si sommano a 400 milioni di dotazione che ha il fondo Sace Simest per l’internazionalizzazione delle Pmi. In tutto abbiamo una risorsa di 716 milioni di euro”, ha annunciato il titolare della Farnesina. Il tavolo si è reso necessario per “coordinarci in un momento difficile per il nostro paese e per la comunità internazionale” ha proseguito Di Maio sottolineando che “non è escluso che potremmo ritrovarci ad affrontare una situazione economica ancora più difficile per quanto riguarda l’interscambio commerciale”. Necessario, quindi, “essere un corpo unico di fronte a una crisi sanitaria che è anche potenzialmente economica. Dobbiamo riuscire, insieme, a trasformare un momento di difficoltà in un’opportunità per le nostre imprese”.

Nello specifico, il piano prevede credito alle imprese e una campagna straordinaria di comunicazione. Per quanto riguarda le Pmi che non hanno potuto partecipare alle fiere a causa dell’epidemia, l’Agenzia Ice prevede un rimborso al 100%. Le aziende potranno partecipare alle iniziative dell’Ice all’estero senza versare la quota di partecipazione. Dal 1° aprile, inoltre, l’Ice offrirà servizi gratuiti alle imprese fino a 100 dipendenti in 78 uffici all’estero e negli uffici in Italia. “Stiamo lavorando per cercare di rafforzare la presenza delle produzioni nelle grandi catene di distribuzione dei mercati maturi: ci permette di affrontare con meno difficoltà una serie di sfide per le nostre imprese – sottolinea il ministro degli Esteri -. Lavoreremo a nuovi accordi e domani investiremo i primi 20 milioni di euro aggiuntivi per il market place – grandi piattaforme digitali – e per favorire la partecipazione delle aziende alle fiere virtuali”. Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, annuncia invece di star lavorando a “un secondo decreto: puntiamo a 3,6 miliardi con misure a sostengo dell’economia, dal lavoro alla cassa integrazione, dalla liquidità per le imprese e il ristoro dei territori più impattati dalla crisi”.