“La decisione di Esso di procedere alla cessione della raffineria di Augusta, dei depositi di prodotti petroliferi di Augusta, Palermo e Napoli per un numero complessivo di 700 lavoratori diretti e 900 dell’indotto alla algerina Sonatrach è inaccettabile”. Lo affermano il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, e il segretario generale della Uiltec, Paolo Pirani, secondo cui questa “è l’ennesima prova della necessità di regole europee e internazionali che impediscano alla multinazionali di assumere unilateralmente decisioni dalle gravi ripercussioni sociali”. Per Barbagallo e Pirani si tratta di una “exit strategy” dall’Italia da parte di Esso. “Occorre – dicono – una presa di posizione forte ed una assunzione di responsabilità di tutti per salvaguardare patrimoni industriali e posti di lavoro. Nonostante il momento, interesseremo immediatamente il Governo per le azioni necessarie del caso”. E, proseguono, “coinvolgeremo i lavoratori nelle azioni necessarie alla difesa dell’occupazione in un territorio come quello siracusano già pesantemente provato”.