Italiani sempre più euroscettici

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La metà degli italiani non si sente cittadino europeo e il 63% è convinto che gli interessi dell’Italia non siano tenuti nella dovuta considerazione a Bruxelles. Tuttavia, gli italiani pensano che sia meglio restare nell’Ue e giudicano positivamente l’euro e la libertà di circolazione. E’ la fotografia scattata dall’Eurobarometro, sondaggio al livello europeo sulle opinioni dei cittadini.
    Dal rapporto, presentato oggi a Roma dalla Commissione europea, si scopre che la mancanza di identità europea degli italiani supera l’atteggiamento dei paesi più euroscettici, a partire dalla Gran Bretagna, dove “la cittadinanza europea è un dato acquisito dalla maggior parte degli intervistati”. Un raffreddamento nei confronti di Bruxelles dovuto anche alla convinzione che l’Unione europea non tenga nella giusta considerazione gli interessi europei. Resta però la convinzione che in virtù dei “principali risultati ottenuti” – Schengen ed euro – valga la pena di restare nell’Ue.
   L’eurobarometro indaga anche sul rapporto degli italiani con gli immigrati. E si scopre così che la maggior parte dei cittadini è convinta che l’Italia non debba aiutare i rifugiati. Ma non solo, gli italiani non vedono di buon occhio neppure i cittadini Ue che si trasferiscono in Italia.

Cresce la soddisfazione degli italiani per il proprio lavoro e i propri redditi ma resta la preoccupazione per l’economia nazionale. Dall’Eurobarometro emerge che la maggioranza degli intervistati, sentiti nell’autunno 2015, esprime soddisfazione per la propria situazione lavorativa (53%, +4 punti percentuali rispetto al sondaggio di maggio 2015) e per la situazione finanziaria della propria famiglia (59%, +2 punti), ma lo stato dell’economia nazionale è considerato positivo solo dal 14%, seppure in crescita rispetto al 10% registrato nella scorsa rilevazione.

La metà degli italiani non si sente cittadino europeo e il 63% è convinto che gli interessi dell’Italia non siano tenuti nella dovuta considerazione a Bruxelles. Tuttavia, gli italiani pensano che sia meglio restare nell’Ue e giudicano positivamente l’euro e la libertà di circolazione. E’ la fotografia scattata dall’Eurobarometro, sondaggio al livello europeo sulle opinioni dei cittadini.
    Dal rapporto, presentato oggi a Roma dalla Commissione europea, si scopre che la mancanza di identità europea degli italiani supera l’atteggiamento dei paesi più euroscettici, a partire dalla Gran Bretagna, dove “la cittadinanza europea è un dato acquisito dalla maggior parte degli intervistati”. Un raffreddamento nei confronti di Bruxelles dovuto anche alla convinzione che l’Unione europea non tenga nella giusta considerazione gli interessi europei. Resta però la convinzione che in virtù dei “principali risultati ottenuti” – Schengen ed euro – valga la pena di restare nell’Ue.
   L’eurobarometro indaga anche sul rapporto degli italiani con gli immigrati. E si scopre così che la maggior parte dei cittadini è convinta che l’Italia non debba aiutare i rifugiati. Ma non solo, gli italiani non vedono di buon occhio neppure i cittadini Ue che si trasferiscono in Italia.

Cresce la soddisfazione degli italiani per il proprio lavoro e i propri redditi ma resta la preoccupazione per l’economia nazionale. Dall’Eurobarometro emerge che la maggioranza degli intervistati, sentiti nell’autunno 2015, esprime soddisfazione per la propria situazione lavorativa (53%, +4 punti percentuali rispetto al sondaggio di maggio 2015) e per la situazione finanziaria della propria famiglia (59%, +2 punti), ma lo stato dell’economia nazionale è considerato positivo solo dal 14%, seppure in crescita rispetto al 10% registrato nella scorsa rilevazione.