Just Eat, da Milano a Napoli: 750 piatti sospesi acquistati dai clienti per aiutare le persone in difficoltà

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Un grande successo, che cresce con gli anni e conferma l’importanza e la credibilità del primo progetto di food delivery solidale ideato da Just Eat in collaborazione con 50 ristoranti partner e le Caritas di Milano, Torino, Roma e quest’anno, anche Napoli. In sole 2 settimane dal lancio dell’iniziativa, sono stati oltre 300 i piatti sospesi acquistati dagli utenti tramite l’app per ordinare cibo a domicilio, segno di una generosità in favore di quanti affrontano situazioni di difficoltà. Un aiuto in cui Just Eat crede e per il quale si è impegnata in prima linea, raddoppiando gli ordini sospesi di riso, pasta, pollo, hamburger, panini e tante altre specialità disponibili sulla piattaforma e richiesti a domicilio, per arrivare a consegnare 750 pasti sospesi a domicilio.
Il totale dei piatti raccolti viene consegnato nelle giornate del 17, 18 e 19 dicembre, a ridosso della Giornata Internazionale della solidarietà Umana (20 dicembre) e donato a ospiti e persone di centri accoglienza, mense e comunità individuate da Caritas Ambrosiana, Caritas Diocesana Torino, Caritas di Roma e Caritas di Napoli, grazie anche alla collaborazione dei ristoranti e dei partner di logistica, Pony U e Food Pony, per le consegne nelle diverse città. Cibo e digitale dimostrano così un legame ancora più forte in vista delle festività natalizie e, in questo senso, il progetto Ristorante Solidale di Just Eat, e di cui l’iniziativa Piatto Sospeso fa parte, afferma il successo del proprio impegno verso la sensibilizzazione sul fenomeno dello spreco alimentare e sulla promozione dell’inclusione sociale attraverso azioni solidali. Insieme agli oltre 50 ristoranti di Milano, Torino, Roma e Napoli che partecipano al progetto, Piatto Sospeso è un’iniziativa semplice nella meccanica e grande di cuore: infatti per aiutare chi ne ha bisogno, dal 2 al 15 dicembre agli utenti è bastato aggiungere al proprio ordine su Just Eat un Piatto Sospeso del valore di 3,00€, 4,00€ o 5,00€ scegliendo tra tante specialità della tradizione italiana o trend che vengono da lontano e spopolano sempre più nel nostro Paese. La solidarietà delle persone è un comportamento virtuoso che Just Eat ha voluto premiare raddoppiando le quantità di portate da donare ai centri e alle persone individuate con i partner dell’iniziativa. Tra i ristoranti coinvolti nell’iniziativa: Burger King a Roma, Napoli e Torino, Maoji Street Food a Milano, Kombu a Torino e Milano, O’Sushi e Oca Nera a Napoli, Miss Pizza a Roma, T-Bone Station a Roma e Torino, Rizzelli e Hamburgerie di Eataly a Torino, Tram-Laboratorio del Tramezzino Veneziano e Genuino a Milano e Pollo & Patate, Kokore e molti altri a Napoli. “Siamo orgogliosi del nuovo risultato raggiunto dall’iniziativa Piatto Sospeso, che nella sua nuova edizione è diventato un vero e proprio appuntamento con la solidarietà. Rispetto al 2018 i Piatti Sospesi sono cresciuti, indice che abbiamo raggiunto la missione di diffondere e promuovere la solidarietà con azioni concrete. Il nostro impegno non si ferma qui, ci poniamo nuovi traguardi sempre più sfidanti e non solo nel periodo natalizio. La solidarietà va infatti di pari passo con l’attenzione verso un comportamento virtuoso nel rapporto con il cibo, sia per gli utenti che per i ristoranti” afferma Daniele Contini, Country Manager di Just Eat in Italia. Oggi infatti nonostante si registri una generale sensibilità dei ristoranti verso la sostenibilità, generata anche dall’attenzione dei cittadini verso queste tematiche, si evidenziano ancora molte aree di miglioramento e necessità di supporto su cui è necessario porre l’accento. Tra questi ci sono proprio i temi dello spreco e del minor uso di plastica. I trend sono emersi dallo studio “Le azioni sostenibili nella ristorazione” * promosso da Just Eat, insieme a LifeGate nell’ambito della ricerca annuale “Milano Sostenibile – 3° Osservatorio sullo stile di vita dei cittadini”. Se da un lato le esigenze normative hanno portato un’attenzione crescente da parte della ristorazione alle problematiche legate allo spreco e generato maggiore consapevolezza su alcune cause all’interno della filiera, come porzioni abbondanti di alimenti, flusso di clienti inferiore al previsto, errori nell’acquisto della spesa da 7 ristoranti su 10, dall’altro sono nate buone pratiche per gestire il fenomeno, come la condivisione con i dipendenti dei cibi prossimi alla scadenza per quasi il 60% dei ristoranti, la creazione di aperitivi o di menù con piatti creativi e la pratica della donazione ai bisognosi, un comportamento che Just Eat sta contribuendo ad incentivare proprio con Ristorante Solidale dal 2016, anno in cui il progetto è stato lanciato a Milano.