Kendo, un’anticaarte marziale giapponese

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Con l’epoca Meiji, venne abolita la classe dei samurai e venne anche proibito di circolare con le spade. Nel frattempo però, al fine di diffondere l’arte del combattimento con la spada come un’arte marziale, un’associazione composta da diverse scuole stabilì le regole degli incontri e costituì il Kendo come competizione sportiva.
Nel Kendo , sopra al Kedogi e allo Hakama, si indossano, come equipaggiamento, il men che protegge la testa, il do per la parte frontale e i lati del busto, i note a protezione degli avambracci fino alla mani e infine il tare, posizionato sotto al do.
Generalmente si sta a piedi nudi. La spada è fatta di bambù, si chiama shinai. L’incontro avviene di solito uno contro l’altro e si giudicano corrette le mosse in cui si colpiscono o battono con lo shinai dei punti determinati dell’armatura.
Di regola si vince al meglio dei 3 colpi e quindi si aggiudica la vittoria il combattente che per primo ne mette a segno due validi.
L’arte della spada esiste ovviamente in tutti i paese del mondo, la più famosa è la scherma ma sembra che non siano molte le discipline con la spada che, come il kendo, definiscono l’allenamento come un mezzo per la formazione del carattere.