È tutto italiano il progetto per il “Kenya International Mental Wellness Hospital”, la nuova cittadella della salute psichiatrica che sorgerà alla periferia di Nairobi. Gli artefici dell’iniziativa sono Gruppo San Donato e GKSD Investment Holding Group, su impulso del governo keniota che, con il nuovo ospedale, vuole dare una risposta concreta alla piaga del disagio mentale, in forte aumento negli ultimi anni, all’interno del Paese.
Alla posa della prima pietra, presenti il presidente della Repubblica del Kenya, Uhuru Kenyatta, con diversi ministri del suo governo, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, il vice presidente di Gruppo San Donato, Paolo Rotelli e il vice presidente di Gruppo San Donato e presidente di GKSD Investment Holding, Kamel Ghribi.
Il nuovo polo per la cura delle malattie mentali sorgerà su una superficie collinare di circa 80 ettari, alla periferia ovest di Nairobi e ospiterà fino a 600 pazienti e sarà anche un hub di riferimento per l’Africa centro orientale. Per giungere a questo risultato, ci sono voluti due anni di collaborazione e confronto tra lo staff di Gruppo San Donato e quello dell’attuale ospedale psichiatrico di Nairobi.
Sono previsti solo tre anni per la costruzione di tutte le aree del complesso ospedaliero, che si estende su una superficie di 172mila metri quadrati, all’interno dei quali solo il 19% sarà edificato, per un vero e proprio progetto “green”. In parallelo alla costruzione saranno avviati i training rivolti allo staff locale, diretti dall’Università Vita-Salute San Raffaele.