Kepurp, così Napoli mette al tappeto il kebab

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Si chiama Kepurp ed è la risposta napoletana al dilagare del Kebab, pietanza di tradizione mediorientale, veloce ed economica, divenuta ormai anche in Italia una comoda alternativa a pizza e piadina. Lo ha inventato lo chef partenopeo Ciro Salatiello, cuoco ufficiale del Napoli calcio.Ciro SalatielloIl Kepurp in realtà è nato a Londra – ha spiegato – con le mie figlie che volevano restare là e mi hanno chiesto di inventarmi qualcosa anche perchè là c’erano tanti ‘kebabbiani’ e così è nata l’idea del Kepurp. L’effetto mediatico, poi, ha fatto sì che il Kepurp diventasse un po’ patrimonio di tutti quanti“. Il Kepurp è in sostanza, una “torre” di insalata di polpo lesso, affettabile proprio come il kebab. “Ci vogliono 25 Kg di polpo – ha detto Salatiello – una volta cotto va un po’ gelatinato in un recipiente di dimensione cilindrica, va schiacciato e nel frigorifero deve rimanere per circa 20 ore“. La ricetta del Kepurp, insieme a tante altre è contenuta nel libro “Gli ingredienti di una vita“, seconda opera dello chef campano. “Gli ingredienti di una vita sono quelli di ognuno di noi, e non solo della mia – ha concluso Salatiello – quindi ritengo che tra caciocavallo o maccaronara di Avellino, scialatielli, bottiglie di pomodoro, soffritto, abbiamo tutti gli ingredienti per raccontare in modo concreto e anche un po’ innovativo quello che succede a Napoli nella cultura del cibo“.