L’Ambasciatore d’Ucraina in Italia Yevhen Perelygin ha effettuato di recente una visita ufficiale a Napoli ed ha incontrato le istituzioni principali del capoluigo campano.
Nell’ambito degli incontri con il Prefetto dott.ssa Carmela Pagano ed il Sindaco dott. Luigi de Magistris sono state approfondite ulteriori opportunità di interazione a livello istituzionale, così come vie di collaborazione nelle questioni attuali riguardanti la numerosa comunità ucraina residente a Napoli. Durante l’incontro con il Commissario Straordinario della Camera di Commercio dott. Girolamo Pettrone è stata accordata l’attivazione di contatti commerciali, al che ha contribuito la presentazione dell’Ambasciatore, alla presenza della cerchia imprenditoriale locale, di stato attuale e prospettive di cooperazione ucraino-italiana sul piano economico-commerciale. Anche con i rappresentanti della comunità ucraina si è avuta l’opportunità di discutere di varie questioni attuali, tra cui, specialmente, delle modalità di promozione congiunta di cultura e istruzione ucraine a Napoli.
Gli incontri tenutisi erano mirati al raggiungimento di accordi concreti e individuazione delle modalità della loro realizzazione pratica, tenendo conto del potenziale della città di Napoli nell’approfondimento della cooperazione ucraino-italiana in vari settori.
Accompagnato dal Console Generale d’Ucraina a Napoli, Viktor Hamotskyi, l’Ambasciatore Perelygin è stato ricevuto il 15 giugno 2017 dal Prefetto di Napoli Carmela Pagano, nel corso di un cordiale incontro. A seguito della visita, l’Ambasciatore Yevhen Perelygin ha concesso un’intervista alla TV e alla stampa di Napoli.
Interessanti sono I suoi punti di vista raccolti da una intervista coeva all’evento. La prima dichiarazione riguarda il fatto che da Giugno 2017 e’ consentita l’entrata libera dei cittadini ucraini in Ue anche se sprovvisti di visto:
“Finalmente. Siamo felici di recuperare la nostra vocazione europea ed è una gioia per noi ma possiamo chiaramente vedere in questo anche un gesto di solidarietà, un giusto indennizzo dell’Europa dopo le vicende del Donbass e l’annessione della Crimea da parte della Russia”. Non sono mancati I commenti sulla dolente situazione del rapporto con la Russia, ma il dato positivo riguarda l’informativa Istat del 2016 con cui si evince la forte crescita in Campania della comunita’ ucraina: “ Innanzitutto specifichiamo che questi dati del Ministero delle Politiche sociali si riferiscono ai nostri concittadini dotati di regolare permesso di lavoro . Abbiamo però anche bambini, madri e ben 18mila matrimoni misti in Italia. Altra cifra: abbiamo circa 5500 aziende private individuali e familiari con partita iva mentre altri lavorano nel sociale. Parliamo di pizzerie, caffetterie, riparazioni di elettrodomestici che vanno inserite nel computo. La nostra, inoltre, non è certo una comunità chiusa e si è perfettamente integrata con quella italiana: ucraini e napoletani hanno un carattere molto simile ed inoltre la stragrande maggioranza ucraina qui da voi è disposta ad imparare la lingua italiana. La migrazione del lavoro fa sì che sia previsto il ritorno nel loro Paese:il 93-94% degli ucraini affitta appartamenti e cerca di guadagnare in Italia per poi ritornare in Ucraina a godersi la vecchiaia con una pensione dignitosa. Eccetto per i giovani ovviamente che studiano qui e intendono farsi una vita qui. E’ inutile dire che una migliore vivibilità passa anche per una migliore politica”.
Sui progetti con la Campania ci sono stati dei progressi testimoniati da dati concreti: “ Partiamo da un dato significativo sulla cooperazione tra regione Campania ed Ucraina: Un anno fa l’interscambio tra Ucraina e Regione Campania è stato di 72 milioni di euro. Sa a quanto ammontava l’interscambio con il Veneto nello stesso periodo? A 750 milioni di euro: ben10 volte di più. Si rende conto? Questo significa solo una cosa: c’è margine qui per crescere e migliorare. Per questo io vedo una cooperazione a livello locale tra regione e regione, città e città. Durante l’incontro con confindustria, sindaco e Camera di Commercio vorrei proporre una sorta di gemellaggio: immaginiamo una angolo di Kiev o Odessa a Napoli e viceversa dove la gente può vedere che differenza c’è tra un olio, un vino della Campania e Toscana, come può utilizzare un tipo di costruzione o quella tecnologia ad esempio . Ci sarà un forte impulso alla crescita e certamente le nostre economie ne usciranno rafforzate”.