L’evoluzione di M5S

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Era nato come antipolitica, contro il privilegio e l’ingiustizia. Sta diventando una dinastia. Non è più l’inutile web a decidere, ma il re. La costituzione disconosce la monarchia perché è più democratico essere tutti uguali. Questo principio vale per la povera gente, che, così, non ha grilli per la testa. Ma non per chi comanda e ha in mano le leve del potere. “È democratico solo ciò che decido io”, disse il lupo. Purtroppo, l’agnello, non avendo diritto al voto, non poté dissentire. Oggi, invece, le pecore quel diritto ce l’avrebbero ma non sanno servirsene. Per loro qualsiasi pastore va bene, purché gli dia da mangiare. E poi, non saprebbero dove andare senza guida. Quindi, padre o figlio o chiunque altro non cambia molto. La presunzione è la stessa come pure l’arroganza. Una volta era Grillo, che, almeno, era un artista. Poi comparve Casaleggio, con una parrucca da zitella irlandese. Adesso è la volta del figlio. Quindi, va di male in peggio. Ma per noi, pavidi e ignoranti, uno vale l’altro. Basta che ci aizzino contro qualcuno.

Sessanta milioni di buon’azioni sarebbero utili?
Anche piccole, una al giorno. L’Italia potrebbe riprendersi dalla crisi. Che non è economica né politica, ma soprattutto morale. Non c’è più solidarietà tra noi, perché non c’è amore. Sui giornali e nei talk show notizie e dibattiti, disastrosi e allarmanti, incutono paura e disperazione. Neppure uno spazio per le belle storie, che incitino a gesta esemplari. Quindi crediamo che ormai avidità e corruzione abbiano riempito tutti gli spazi. Forse anche da noi ci sono episodi di cui andare orgogliosi. Come questo, accaduto a Haifa. Ricoverata in ospedale una bambina siriana per lievi ferite riportate durante un’operazione di guerra, i medici scoprirono una grave malattia al sangue, curabile solo col trapianto di midollo osseo donato da un familiare. Che, però, erano tutti in territorio nemico . Le autorità israeliane decisero di rimpatriare la bimba, che, così, sarebbe morta inesorabilmente. Ma i medici, per i quali la vita non ha nazionalità, non ubbidirono. Con l’aiuto di un amico dei servizi segreti, fecero rapire un cugino della bambina e, qualche giorno fa, effettuarono l’operazione. Chissà quanti di questi casi ci sono anche da noi. Ma ci vergogniamo di raccontarli.

Il trilemma dell’INPS
Da 40 anni mezzo milione di italiani percepiscono una pensione. Ce lo fa sapere Boeri, senza dirci se è usurpata, illegale o legittimamente dovuta. Probabilmente vuole che siamo noi a risolvergli il problema. Se no, lo direbbe al governo. Non si capisce, però, se intende: 1) togliere il reddito ai beneficiari; 2) sopprimerli, in modo da estinguere l’obbligo; 3) trovare la copertura facendo rientrare i depositi italiani dalle banche di Panama. La signora della UIL sostiene che in un paese con 150 miliardi di evasione fiscale e altrettanto denaro circolante che proviene da malavita e corruzione, non dovrebbero esserci problemi per la copertura delle pensioni. Sembra, invece, che l’INPS non pensi a evasori e corrotti, né meno ancora ai privilegiati. Gli viene più facile chiedere un contributo forzato di solidarietà a tutti i pensionati. È vero che si tratta di retribuzione dilazionata, soldi già pagati in anticipo dal lavoratore. Ma se non ci riproduciamo a sufficienza e i pensionati aumentano a vista d’occhio è inevitabile tassarci tutti. Se no, quel Boeri lì, è capace di limitare l’erogazione della pensione fino a una certa età. Chi intende vivere più a lungo, si arrangi.

Un altro appartamento pagato all’insaputa
Sono in aumento le sorprese per le regalie immobiliari. Anche Bertone è caduto dalle nuvole nel trovare l’attico ristrutturato. Non sapeva che il Bambin Gesù ne avesse pagato le spese. Non si facciano illusioni, però, i comuni mortali. Certi miracoli sono riservati solo ai vertici. Ministri , cardinali e pochi altri. Ai poveracci non spetta neppure una casa del comune a fitto bloccato. Le due giustizie si avvicinano sempre più. Anche l’alto prelato, come chiunque venga sorpreso con le mani nella marmellata, si dichiara perseguitato. Ce l’hanno con lui. In Vaticano sono arrivate le toghe rosse. In una società di disonesti e corrotti, anche i prelati si dichiarano prigionieri politici. Tanti altri cardinali hanno un alloggio più elegante e costoso del suo ma non se ne parla. Se la prendono solo con lui. L’hanno coinvolto per sviare l’attenzione da Wikileaks. Ma chi ha messo quella donna nelle sacre stanze? Non era più decente Marino? Vai capire i gusti di certi argentini.

Per un pugno di voti
“Massima stima a Higuain per la reazione giusta a un’espulsione vergognosa”. Una simile affermazione non la farebbe neppure un teppista, che, anzi, ce l’ha con chi gli ha distrutto i sogni di gloria. Addio scudetto, grazie Higuain. Ma non si vergogna di farla Lettieri, candidato sindaco. Si illude, così, di ottenere qualche voto in più. Difende la ribellione violenta. Non della povera gente prevaricata, ma di un miliardario indispettito. In che mani siamo finiti! Napoli non merita simili personaggi. Povera Italia! Un episodio indifendibile, di cui vergognarsi e da dimenticare al più presto. Non è così che si vince, né sul campo né in politica. È lo specchio di un’Italia ridotta a brandelli. Non ci stava più con la testa. Lo hanno portato via con la camicia di forza i suoi stessi compagni di squadra. Dopo l’arbitro, voleva prendersela con Felipe, che si trovava ancora a terra. Questo tentativo è apparso ancora più vile. Sarà anche un campione, ma, gratta gratta, viene fuori la miseria umana che fama e denaro – ma anche la nostra dabbenaggine – camuffano da idoli. Per Lettieri non c’è neppure bisogno di grattare. Basta che apra bocca.

Le mie riflessioni sono al di sopra delle ideologie e dei partiti. Se ti piacciono, divulgale, trasmettendole ai tuoi amici. Se, invece, non ti interessano o addirittura ti disturbano, non avere l’imbarazzo di farmelo sapere francamente con una email di risposta.

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o la borsa o la vita

Un caro saluto, Roberto Tumbarello