L’Ospedale di Caserta si adegua alla prescrizioni della Corte dei Conti

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La commissione straordinaria che amministra l’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta, struttura sciolta lo scorso anno per infiltrazioni camorristiche, ha emesso la delibera che adegua il numero delle unità operative complesse e di quelle semplici dell’ospedale a quanto richiesto lo scorso 5 febbraio dalla Procura della Regione Campania della Corte dei Conti. Lo rende noto l’ufficio stampa dell’azienda. I pubblici ministeri contabili avevano notificato alla struttura sanitaria Caserta, così come ad altre aziende ospedaliere campane, l’ordine di adeguare gli organici ai parametri regionali, che prevedono 34 strutture complesse e 45 semplici, contestando ai precedenti manager casertani, relativamente al periodo 2014, la presenza di 41 strutture complesse e 132 semplici e semplici dipartimentali, mentre per l’anno 2015 di 44 complesse e 128 semplici e semplici dipartimentali. L’ufficio stampa dell’azienda spiega che “gli incarichi dei dirigenti di struttura complessa per l’anno 2014 erano 34 e nel 2015 ancor meno, 30, quindi nel pieno rispetto dei parametri regionali, mentre le strutture semplici e semplici dipartimentali presenti nel 2014 erano 128, scese poi a 124 nel 2015, a fronte delle 45 previste “. Con la delibera odierna, dunque, le unità operative complesse dell’ospedale casertano restano 34, mentre si è dovuto procedere alla soppressione delle unità semplici e semplici dipartimentali in esubero. Secondo la Procura regionale, il danno erariale per Asl e ospedali campani provocato dal pagamento di indennità di dirigenza non dovute ammonta a 16 milioni di euro per gli anni 2014-2015. “Dopo questo immediato adeguamento alla prescrizione della Corte dei Conti, seguirà a breve il nuovo atto aziendale, che costituirà il documento programmatorio di riorganizzazione complessiva” hanno dichiarato i commissari Cinzia Guercio, Michele Ametta e Leonardo Pace.