La Blue Economy incontra l’AI e lancia la sfida rivolta a startup e PMI nazionali e internazionali

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“Navigando nell’innovazione: opportunità e sostenibilità nella Blue Economy” è la sfida lanciata nella appena trascorsa Naples Shipping Week da Fabbrica dell’Innovazione, incubatore di start up specializzato in green e blue economy, Intesa Sanpaolo Innovation Center e Next Geosolutions, tra le aziende leader a livello internazionale nel settore delle geoscienze marine e nei servizi di supporto alle costruzioni offshore.

Finalità della sfida? Dare una concreta risposta attraverso l’AI allo sviluppo e alla realizzazione di un’applicazione di realtà aumentata per l’ispezione di infrastrutture subacquee e l’identificazione in tempo reale di target e ordigni bellici con ROV.

La Sfida: obiettivi e modalità
La richiesta parte dalla necessità di sviluppare e realizzare un’applicazione di realtà aumentata per ROV, che superi i problemi di visibilità causati dall’attenuazione della luce e dalla scarsa trasparenza della colonna d’acqua, facilitando e potenziando l’ispezione delle infrastrutture subacquee e l’identificazione in tempo reale di bersagli e ordigni inesplosi (UXO).

Roberta Morelli, Research, Development & Innovation Engineer e Ruggiero Maffione Data Processing and Reporting Manager di Next Geosolutions nel corso dell’evento di presentazione sono stati molto precisi nel delineare il campo d’applicazione della sfida, sottolineando che quest’ultima si rivolge sia a startup, sia a PMI nazionali e internazionali.

Gli obiettivi da raggiungere mirano a ridurre l’incertezza nell’identificazione sott’acqua, a creare un database dei target, a migliorare la valutazione del rischio, a ridurrei tempi operativi, a prevedere attività di formazione e addestramento e a creare classi di identificazione.

Per la sfida lanciata da Next Geosolutions lo strumento sarà l’open call che prevede anche una fase di scouting diretto. La call sarà aperta il 4 Novembre, giorno in cui verranno condivise tutte le modalità di partecipazione.

I vantaggi dell’open innovation per la Blue Economy
Fare open innovation spesso può risultare molto complicato, ma offre grandi vantaggi in termini di costi di ricerca e sviluppo. In particolare, consente di ampliare le conoscenze, accrescere la competitività nel lungo periodo, di ridurre il rischio insito nel business, oltre a contribuire alla creazione di effettivi vantaggi reputazionali.

Gli stakeholders della Blue Economy riuniti a Napoli hanno potuto apprezzare il cambio di paradigma che i processi di ‘open innovation’ possono apportare in un ambito così altamente specializzato e strategico come quello delle geoscienze marine. La trasformazione culturale e strutturale per le aziende del settore è già in atto e nei prossimi anni il cluster dovrà confrontarsi con un numero sempre crescente di sfide e necessità tecnologiche.