La conoscenza in un bicchiere di latte, weekend ludico-didattico a Città della Scienza

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di Salvatore Vicedomini

Città della scienza, in occasione della giornata mondiale del latte, è stata la sede di un evento scientifico e didattico con il suo partner Latte Berna, storico marchio del territorio campano.
L’intera manifestazione, svoltasi nel weekend, ha avuto come tema centrale attività didattiche mediante esperimenti pratici che hanno coinvolto gli studenti e le loro famiglie. L’evento intitolato “La scienza in un bicchiere di…latte”  è stato ideato e curato dal Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Napoli Federico II, e ha dato l’occasione di immergersi intensamente nel mondo del latte e conoscere tutto quello che c’è da sapere su questo liquido bianco altamente nutriente attraverso esperimenti semplici e colorati. 

Coordinatrice dell’evento è stata la professoressa Rosanna del Gaudio coadiuvata da laureandi e tirocinanti dei corsi di laurea triennale e magistrale in Biologia e Scienze Biologiche. “Il nostro laboratorio intitolato Sfumature e Arcobaleno di bianco latte – ha affermato –  utilizza il latte, miscela colloidale composta da caseine e varie molecole, per mostrare tutte le possibili reazioni che si hanno quando vengono introdotti diversi agenti colorati come ad esempio molecole di natura sia idrofobiche  che idrofile. Colori che, mettono in evidenza l’attrazione o la repulsione delle caseine del latte che si verifica con l’introduzione di queste molecole divulgando così principi scientifici quasi come un gioco”.

Altri esperimenti un po’ complessi, ma sempre giocando sui colori, sono  stati effettuati per dare messaggi in codice sugli elementi che costituisco le basi del nostro Dna a doppia elica nel latte. La professoressa ha inoltre sottolineato che “tutti questi test scientifici sono eseguiti utilizzando strumenti molto simili a quelli che si usano abitualmente nei laboratori del dipartimento in modo da allenare anche la manualità nell’utilizzo degli attrezzi ed infine – ha concluso – si sfruttano giochi che si ispirano al cruciverba o al gioco dell’oca per spiegare tutte le caratteristiche nutrizionali essenziali del latte, sia di natura umana che  vaccino, nonché per evidenziare l’unica importante classe tassonomica di vertebrati che lo produce: i mammiferi”.

Nell’illustrare tutti gli esperimenti hanno dato un sostanziale contributo i laureandi e tirocinanti chiamati dalla professoressa che si sono divisi i compiti delle dimostrazioni reali in tutti e tre i giorni; Alessio Bolognini; Davide Bolognini; Assunta Pia Coppeta; Ciro Esposito; Pasqualina D’Orsi; Eva Strina; Lorenzo Guida; Claudio D’Anna; Francesca Persichino; Cristiana Campanile; Sharon Martino; Andrea Montagnaro; Diana Laferola.     Il laboratorio è stato installato in una parte dell’area che ospita il museo Corporea dedicato al corpo umano dando così un messaggio ludico-scientifico per una corretta alimentazione. A tal proposito Chiara Riccio, referente per le attività di divulgazione scientifica rivolte all’infanzia di Città della scienza, ha dichiarato: “I bambini, anche i più piccoli, sono stati coinvolti nella produzione di prodotti caseari partendo dal latte utilizzando fermenti lattici, passando così attivamente dall’apprendimento della teoria alla pratica”.  Concludendo, ha spiegato Chiara Riccio, “è stata collocata una postazione interattiva con monitor luminosi  da cui un divulgatore scientifico ha illustrato e spiegato i benefici del latte per le varie strutture corporee e per le nostre attività quotidiane , considerando i vantaggi che ne scaturiscono sia per le ossa che per i muscoli e l’apporto vitaminico che offre questa straordinaria bevanda”.

Al termine delle tre giornate intense sul mondo del latte tutti i bambini hanno potuto degustare una sana e deliziosa merenda offerta dal partner ufficiale Latte Berna.