La Fed spinge al ribasso l’Asia

44

Il punto. Il Ftse Mib segna -0,64%, il Ftse Italia All-Share -0,58%, il Ftse Italia Mid Cap -0,23%, il Ftse Italia Star -0,50%. 

Anche le principali Borse europee hanno aperto la seduta in ribasso. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,9%, il Cac40 di Parigi lo 0,7%, il Ftse100 di Londra lo 0,7% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,6%. In Francia il tasso di disoccupazione nel primo trimestre si è attestato al 10,2%, meglio del 10,3% atteso. Rivisto il dato del quarto trimestre 2015 al 10,2% da 10,3%. 
Mercati asiatici in declino, in gran parte a causa degli Usa e del sempre più probabile incremento dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve (Fed) già nel meeting di giugno. I verbali relativi all’incontro di 26 e 27 aprile del Federal Open Market Committee (Fomc, la commissione della Fed che si occupa di politiche monetarie) hanno infatti confermato che l’intenzione sarebbe quella di intervenire sui tassi il mese prossimo. 
Prospettiva che ha ovviamente rafforzato il dollaro e, di conseguenza, indebolito gran parte delle materie prime, dal petrolio (in flessione di oltre l’1%), al bene-rifugio oro (in modesto declino dopo essersi deprezzato dell’1,6% già mercoledì), a rame, piombo e nichel (in calo di quasi mezzo punto percentuale). L’altra faccia della medaglia è stata l’indebolimento dello yen, sceso ai minimi di tre settimane nei confronti della valuta Usa.

Borse asiatiche
Mercati asiatici in declino, in gran parte a causa degli Usa e del sempre più probabile incremento dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve (Fed) già nel meeting di giugno.

La piazza di Tokyo si è mossa in controtendenza nella regione, pur erodendo gran parte dei guadagni in chiusura. 
Il Nikkei 225 ha infatti limitato allo 0,01% il suo progresso. Sempre intorno alla parità, ma in negativo, l’indice più ampio Topix, che segna un declino dello 0,06% al termine degli scambi. Decisamente più netta la flessione di Sydney e Seoul: l’S&P/ASX 200 e il Kospi perdono infatti lo 0,61% e lo 0,51% rispettivamente.
Complessivamente la seduta è dunque negativa per i mercati dell’Asia, con l’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, che ha proseguito il declino di mercoledì, scivolando ai minimi delle ultime sei settimane. 
In controtendenza la performance delle piazze della Cina continentale, trainate al rialzo soprattutto dai titoli tecnologici e dalle Pmi quotate a Shenzhen, anche se i volumi degli scambi sono limitati a confermare i dubbi sulla tenuta dell’economia di Pechino.

In vista della chiusura, lo Shanghai Composite è in modesto progresso, mentre lo Shanghai Shenzhen Csi 300 ha eroso gran parte dei suoi guadagni e si muove intorno alla parità, ma in negativo. L
o Shenzhen Composite, dopo il crollo del 2,68% registrato mercoledì, è in progresso di poco meno di un punto percentuale. 
Allineata al clima ribassista dell’Asia è invece Hong Kong: l’Hang Seng è infatti in flessione di circa lo 0,60% (performance simile anche per l’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China).

Borsa Usa
A New York i principali indici ieri hanno chiuso la seduta misti. Il Dow Jones ha perso lo 0,02% mentre l’S&P 500 ha guadagnato lo 0,02%. Il listino tecnologico Nasdaq Composite ha registrato un progresso dello 0,7%. 

Dai verbali dell’ultima riunione del Fomc è emerso che la maggior parte dei membri della Fed è favorevole ad un rialzo dei tassi a giugno (a condizione che gli indicatori macroeconomici segnalino un’accelerazione della crescita economica, un rafforzamento del mercato del lavoro e ulteriore progressi dell’inflazione verso il target del 2%).
La notizia ha generato forti acquisti sul comparto bancario. 

I dati macro attesi oggi
Venerdì 19 Maggio 2016
03:30      AUD     Variazione del livello di occupazione (Apr)           

10:30      GBP      Vendite al dettaglio (Mensile) (Apr)                       
14:30      USD      Indice di produzione della Fed di Filadelfia (Mag)