La Fenice vulcanica, a Boscoreale il centro di ascolto itinerante contro la violenza

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Un’attività di lotta e sensibilizzazione delle problematiche ambientali del territorio, con un contributo alla prevenzione di malattie oncologiche e nelle questioni sociali focalizzando soprattutto l’attenzione alla donna: emerge dal primo resoconto delle attività del centro antiviolenza e di tutela dei diritti ‘Ti Ascolto’ de ‘La Fenice vulcanica’ che ha inaugurato a Boscoreale (Napoli) un centro che ha come prerogativa principale ”quella di dare un primo aiuto, qualificato, alle donne vittime di ingiuste violenze, spesso subite nell’ambito familiare”. 
Presso il centro è stata realizzata la seconda edizione di ‘Raccontiamoci’, evento attraverso il quale alcune donne vittime di violenza o ingiustizie hanno testimoniato le loro vicissitudini condividendole con la comunità. Realizzata, poi, la presentazione del libro ‘Vicino a Dio, lontano da Dio’, scritto da Umberto Torino. Una pubblicazione autografica lo scrittore ha ”voluto condividere la sua storia di uomo e di padre costretto dalla vita e dalle istituzioni, ad affrontare un arduo percorso nella crescita del figlio disabile”. 
Particolare sensibilità alle questioni ambientali e ai problemi sanitari ad esso connessi: così vengono eseguiti periodicamente degli screening per la prevenzione delle malattie oncologiche, ad esempio il cancro al seno. Inoltre, presso il centro, nell’ambito di un percorso formativo/informativo periodico vengono eseguiti corsi condotti da un’equipe di professionisti volontari. 
Tra essi ‘La rabbia, come riconoscerla e gestirla’ condotto da Francesco Balzano. L’equipe ‘Ti Ascolto’, allo scopo di informare la comunità in modo più capillare sul tema della violenza, diventerà itinerante entrando nel cuore delle periferie nei mesi di giugno e luglio, il giovedì mattina al Piano Napoli e in località San Francesco. Sarà comunque garantita la presenza presso la sede di via Gesuiti, nel pomeriggio del giovedì. Dalla sua apertura, il centro ha prestato assistenza a sei persone, attraverso colloqui di prima accoglienza sostenendole, all’occorrenza, con percorsi psicoterapeutici. Tra le attività realizzate corsi di autodifesa, giornate dedicate ai bambini, convegni e corsi psicoterapeutici, cineforum, mostre e visite mediche gratuite.