La Fondazione Mezzogiorno lancia Kyma, il polo euro-mediterraneo della narrazione

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Napoli si prepara a diventare il nuovo crocevia del dialogo tra editoria e audiovisivo sul piano internazionale.
Nel 2026 prenderà il via la prima edizione di Kyma – Storie che prendono il largo, una nuova iniziativa promossa dalla Fondazione Mezzogiorno con l’obiettivo di candidare la città a polo euro-mediterraneo per lo scambio di diritti e la costruzione di sinergie creative tra i protagonisti delle industrie culturali.
La manifestazione è in programma nell’autunno 2026 e si propone come un market-gate del Mediterraneo: un punto di accesso privilegiato per editori, scrittori, registi, interpreti, broadcaster, piattaforme OTT e produttori interessati a contenuti originali, radicati nella ricchezza culturale del Sud e del Mediterraneo e capaci di parlare ai mercati globali.

L’iniziativa, lanciata nella settimana dei “Med Dialoghi Mediterranei”, piattaforma dal respiro globale che unisce leader politici, economici, culturali, civili e accademici, in programma a Napoli dal 15 al 17 ottobre, nell’alveo del programma del Comitato Nazionale Neapolis 2500, rappresenta la prima risultanza progettuale nata dalla convergenza dell’impegno integrato tra pubblico e privato.

Per la sua edizione inaugurale, Kyma si articolerà in tre giornate di attività complementari e integrate, con incontri professionali, presentazioni di progetti, workshop tematici e momenti di networking. L’obiettivo è costruire una piattaforma stabile e riconoscibile, capace di rafforzare il dialogo tra industria editoriale e audiovisiva sia a livello nazionale che internazionale.

Parallelamente, Kyma si porrà come catalizzatore di investimenti e collaborazioni, attraverso la ricerca di partner istituzionali, sponsor nazionali e internazionali, e il coinvolgimento di stakeholder culturali, economici e tecnologici.

L’iniziativa guarda al futuro con una forte apertura all’innovazione narrativa: ampio spazio sarà dedicato ai new media, all’uso delle nuove tecnologie – dall’intelligenza artificiale alla realtà aumentata, fino al gaming immersivo – come strumenti per ripensare il racconto e la fruizione delle storie. Centrale sarà inoltre il coinvolgimento delle nuove generazioni, protagoniste del rinnovamento dei linguaggi e delle professioni culturali.

“I 2500 anni di Napoli rappresentano un’occasione straordinaria per guardare al futuro, con iniziative ambiziose e concrete, capaci di coniugare cultura e impresa con modalità nuove” evidenzia Marilù Faraone Mennella, componente del board della Fondazione Mezzogiorno e membro del Comitato Nazionale Neapolis 2500. “Kyma intende tracciare una rotta in questa direzione e si propone sia come di confronto sui temi più profondi che riguardano i valori, gli orizzonti, le novità che prendono forma nel tempo; sia come piattaforma per favorire il dialogo e lo scambio tra due settori essenziali quali l’editoria e il broadcasting, con una attenzione speciale per i nuovi linguaggi e per i più giovani. In questi giorni sono a Napoli stakeholder internazionali che lavorano in questi settori e che hanno manifestato grande entusiasmo per questa nuova iniziativa. Ci è sembrato un buon modo per festeggiare i 2500 anni di Napoli e il miglior auspicio per questa iniziativa”, conclude Faraone Mennella.

Kyma (κύμα) in greco antico significa “onda”

Obiettivi principali:

  • Rafforzare la centralità del Mediterraneo come bacino narrativo e culturale capace di dialogare con i mercati globali;
  • Stimolare la nascita di nuove collaborazioni tra editori, agenti e produttori audiovisivi, creando occasioni di business e co-produzione;
  • Favorire l’innovazione narrativa attraverso l’integrazione di tecnologie emergenti (AI, realtà aumentata, gaming immersivo) applicate alla produzione culturale;
  • Coinvolgere le nuove generazioni, rendendole protagoniste di un percorso che unisce creatività, industria e sostenibilità culturale.***