Il libro per la raccolta fondi per Aisla, “La rivincita del cuore” a cura di Emilia Ferrara, edito dalla Homo Scrivens, è stata presentata lo scorso 2 aprile presso la scuola media di Torre Annunziata G. Pascoli diretta dalla professoressa Daniela Flauto.
All’inizio della presentazione la docente Sonia Scarpa ha fatto ascoltare il messaggio di Maurizio de Giovanni, autore dell’antologia con il racconto “Un piatto di spaghetti”, assente per un’urgenza di lavoro, rivolto ai ragazzi della scuola. “Mi dispiace non essere tra voi ragazzi della Pascoli, alla presentazione del libro La rivincita del cuore, per me un libro molto importante, perché parla del dolore, della sofferenza che viene dall’amore e all’amore torna. Quindi credo che sia una cosa importantissima da conoscere per i ragazzi della vostra età”.
I ragazzi presenti erano numerosissimi ed emozionati di partecipare alla presentazione.
Abbiamo raccolto le impressioni degli autori dell’antologia e dei presenti all’evento.
Emilia Ferrara curatrice e autrice di “Biga alata”: “Accettare l’invito della preside e di questi fantastici ragazzi è stata una grandissima gioia. Un’accoglienza senza pari, dovremmo partire dalla generosità di questi bambini, che hanno saputo accogliere nel giusto modo l’altro, senza barriere e paure. La rivincita è soprattutto per Umberto Mormile, riuscendo a realizzare un libro da lui tanto sognato, e per tutti i malati di Sla che possano continuare a combattere e sconfiggere questa terribile malattia”.
Daniela Flauto preside della G. Pascoli: “Sono terribilmente emozionata questo pomeriggio, per aver accolto, e avuto l’onore di organizzare questa presentazione. Quando nei giorni scorsi le insegnanti di lettere hanno coinvolto i loro alunni nella lettura di questi brani che portano alla rivincita del cuore, deve essere anche abbattimento delle barriere architettoniche, non a caso abbiamo utilizzato l’atrio per accogliere questa manifestazione, proprio perché il compito di questi giovani sarà, nel futuro, di combattere affinché non ci siano barriere architettoniche né fisiche, né morali e né emotive. L’aiuto non è dare aiuto per far vedere. Si fa del bene nel quotidiano”.
Giulia Parasole autrice di “La bambola”: “Partecipare all’antologia ha rappresentato una grande opportunità per mettermi in gioco, scrivendo qualcosa di nuovo; allo stesso tempo, nel mio piccolo, mi ha dato la possibilità di fare qualcosa nei confronti dei malati di SLA.
La presentazione è andata molto bene. I ragazzi hanno partecipato con grande entusiasmo, preparando interventi, letture, cartelloni e reinterpretando alcuni racconti.
È stato un confronto piacevole e molto interessante”.
Ciro Pinto scrittore ospite: “E sono i ragazzi, sempre loro, a farci ancora sperare. Bellissimo pomeriggio oggi alla scuola media G.Pascoli a parlare de La rivincita del cuore, la splendida antologia di racconti per l’Associazione italiana Sclerosi laterale amiotrofica. Perché tutto quello che si vive, anche la sofferenza, se va condiviso diventa un’opportunità”.
Sonia Scarpa docente della Pascoli e autrice di “L’attesa”. “Ho chiesto alle colleghe di lettere se fossero interessare a partecipare attivamente alla presentazione del libro, ho raccolto le adesioni delle classi interessate ed ho affidato un racconto ad ogni classe, lasciando ai ragazzi la libertà di esprimersi come desideravano. Ho anche precisato che nessuno era obbligato a partecipare. Desideravo che fossero realmente interessati. Ogni collega li ha guidati dopo aver fatto leggere e commentare il brano. Successivamente ho chiesto quale sarebbe stata la tipologia dell’intervento per preparare una scaletta. Il risultato mi ha emozionato, i ragazzi sanno essere profondi e comunicativi.
La rivincita è la seconda possibilità, è quella che non ti aspetti di avere ma che riesci ad ottenere con fatica e soddisfazione”.
Valeria Venturi autrice del racconto “Il cammino”. “La rivincita del cuore è stata una sfida verso l’amore. Ho avuto un’opportunità, che è quella di donare.
Non solo avere il modo di contribuire con la propria passione ad un progetto nobile ed importante, ma affrontare un tema in linea con l’antologia, che fa chiedere a se stessi, cosa posso donare con le mie parole?
Mettendo fuori un racconto introspettivo che a sua volta lascia un motivo al lettore di onorare la vita e a me scrittore un motivo per confrontarmi con me stessa e il mio cuore.
Poi si entra in contatto con una realtà che spaventa a tutti, ovvero la “malattia e la sofferenza”. Quella che tutti vogliamo ignorare, ma che esiste in alcune vite, che noi non ci soffermiamo a guardare. E quando per le presentazioni ho avuto modo di ascoltare e vedere, queste avevano sempre un sorriso. La stessa Adele Ferrara, la presidentessa dell’Aisla, ha un sorriso che non l’abbandona mai ed è una combattiva.
Questo insegna ad onorare la vita, crea valore.
Quindi concludendo l’antologia è stata un’esperienza di grande valore e crescita.
Come lo è stata al Pascoli.
Una scuola ben organizzata, con alunni educati e attenti. Ragazzi curiosi, con gli occhioni spalancati sul mondo. Ci hanno fatto domande, si sono esposti, ci hanno a loro volta molto arricchito. Hanno persino fatto collette per adempiere allo scopo umanitario di questa missione. Credo che i giovani possano insegnare molto anche a noi, perché hanno la spontaneità e la freschezza del cuore.
In particolare in questa avventura ne sono uscita arricchita molto, anche di belle persone che hanno camminato al mio fianco, tra cui Emilia che è stata la nostra portavoce”.