La settimana parte in tono positivo sui mercati asiatici

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Il punto della mattinata. Borse italiana positiva, con i bancari e petroliferi in recupero. Il Ftse Italia All-Share +1.00, Ftse All-Share Capped +1.04, Ftse Mib +1.12, Ftse Italia Mid Cap +0.56, Ftse Italia Small Cap +0.65, Ftse Italia Star +0.62, Ftse Aim Italia +0.35.  
Euro poco sopra il minimo dal 6/9 contro dollaro a 1,1149 toccato venerdì. EUR/USD al momento viene scambiato a 1,1160 circa. Obbligazionario eurozona in lieve recupero. Il rendimento del decennale tedesco scende di 1 bp allo 0,00%, quello del BTP cede 2 bp all’1,33%. Lo spread scende di 1 bp a 133.

Bancari positivi in avvio, tentano reazione dopo il rovescio di venerdì: l’indice FTSE Italia Banche segna +1,9%, l’EURO STOXX Banks +1,2%.     

In linea anche le principali Borse europee hanno aperto la prima seduta della settimana in rialzo. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,80%, il Cac40 di Parigi l’1.25%, il Ftse100 di Londra l’1,24% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,92%.

Borse cinesi positive: l’indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen termina a +0,75%, l’Hang Seng di Hong Kong al momento segna +0,9% circa.

Le chiusure della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 -0,38%, Nasdaq Composite -0,10%, Dow Jones Industrial -0,49%. Tokyo oggi chiusa per festività (venerdì Nikkei 225 a +0,70%).

Gli investitori attendono gli appuntamenti cruciali con le decisioni della Bank of Japan (BoJ) martedì e del Federal Open Market Committee (Fomc, la commissione della Federal Reserve che si occupa di politiche monetarie) mercoledì.

Borse asiatiche

La nuova settimana parte in tono positivo sui mercati asiatici. All’appello manca però Tokyo, che resta chiusa per la celebrazione della festa del Rispetto per gli anziani), dopo che la precedente ottava era stata a mezzo servizio per Shanghai e Shenzhen e, soprattutto, per Seoul chiusa da mercoledì per le festività di metà autunno, legate al calendario lunare (in Corea la ricorrenza è nota come Chusok).

Gli investitori attendono gli appuntamenti cruciali con le decisioni della Bank of Japan (BoJ) martedì e del Federal Open Market Committee (Fomc, la commissione della Federal Reserve che si occupa di politiche monetarie) mercoledì. Se per quanto riguarda gli Usa è assai improbabile che i tassi vengano toccati, non si esclude invece un ulteriore taglio in negativo da parte della BoJ (che li aveva portati al -0,10% con una mossa senza precedenti lo scorso gennaio). Il petrolio torna a guadagnare significativamente terreno (è di poco inferiore al 2% il progresso sia per Brent che per Wti) su voci di un possibile accordo sulla produzione all’interno dell’Opec e tensioni nel weekend in Libia, con combattimenti proprio intorno a due dei principali terminal del greggio nel Paese nordafricano.

A circa un’ora dalla chiusura Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 sono in progresso intorno al mezzo punto percentuale (meglio fa lo Shenzhen Composite, che guadagna circa lo 0,80%). Sul fronte macroeconomico, secondo quanto comunicato dall’Ufficio nazionale di statistica cinese, i prezzi medi delle nuove abitazioni sono cresciuti lo scorso mese del 9,2% su base annua rispetto al 7,9% d’incremento registrato in luglio (7,3% in giugno). Complessivamente i prezzi della case sono cresciuti su base annua in 62 delle 70 città monitorate, contro le 58 di luglio (57 in giugno).

Su base mensile i prezzi sono cresciuti in 64 delle 70 città. La seduta è positiva anche per Hong Kong: l’Hang Seng scambia infatti in crescita di poco meno dell’1% (mentre è addirittura superiore al 2% l’apprezzamento dell’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China). A Seoul, che riapre dopo tre sedute di stop, il Kospi si allinea al trend generale e anzi fa meglio di tutti segnando un progresso dello 0,92% al termine delle contrattazioni.

Unica voce fuori dal coro Sydney. Il mercato australiano è stato fermato nel pomeriggio, dopo che un inconveniente tecnico ne aveva già ritardato l’apertura. L’S&P/ASX 200 chiude poi intorno alla parità segnando comunque una perdita dello 0,04% al termine degli scambi.

Borsa Usa

La Borsa di New York ha chiuso l’ultima seduta della settimana in calo. Il Dow Jones ha perso lo 0,49%, l’S&P 500 lo 0,38% e il Nasdaq Composite lo 0,1%. Mercato azionario condizionato dalla possibile sanzione da 14 miliardi di dollari alla tedesca Deutsche Bank. Nel mese di agosto l’indice grezzo dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,2% rispetto a luglio. Su base annuale l’indice ha registrato un incremento dell’1,1%. L’indice Core (esclusi energetici ed alimentari) ha mostrato una variazione positiva pari allo 0,3% rispetto al mese precedente (consensus +0,2%). Su base annuale l’indice è salito del 2,3%.

Le attese erano per un incremento del 2,2%. I redditi personali sono diminuiti dello 0,4% ad agosto, a fronte di un incremento dello 0,4% rilevato a luglio. La stima preliminare di settembre dell’indice di fiducia dei consumatori statunitensi, calcolato dall’Università del Michigan e da Reuters, si attesta a 89,8 punti, risultando inferiore alle previsioni degli addetti ai lavori pari a 90,6 punti ma allineata alla rilevazione di agosto. La lettura odierna resta dunque vicina ai minimi di aprile.

I dati macro attesi oggi
Lunedì 19 Settembre 2016

GIA Mercati chiusi per festività;
01:01 GB Indice Rightmove (prezzi abitazioni) set;

03:30 CINA Indice prezzi abitazioni ago;

10:00 EUR Bilancia partite correnti lug;
16:00 USA Indice NAHB (mercato immobiliare residenziale) set