di Bianca Desideri
“La stanza delle stelle”, un titolo intrigante quello scelto per il suo romanzo di esordio da Cosimo Clemente, il quale, dopo alcune esperienze nel campo della comunicazione e formazione, ha scelto poi di lavorare in banca non abbandonando però la sua passione per la scrittura.
Una città, la spagnola Valencia, fa da sfondo alla narrazione scorrevole, fresca e accattivante che di pagina in pagina conduce i protagonisti alla scoperta di se stessi, mettendo in maniera, inconsapevole e consapevole al tempo stesso, in discussione quelle che erano certezze e convinzioni.
Due giovani, Gianni e Sylvia, provenienti da Paesi e realtà diverse, s’incontrano a Valencia, luogo dove decine di ragazzi si ritrovano alla ricerca “di qualcosa, forse semplicemente di se stessi”.
Gianni che era vissuto sempre e solo nella sua città natale, convinto che fosse il centro del suo esistere, si troverà a mutare radicalmente punto di vista per amore e a essere disposto a prendere il primo volo per seguire la ventunenne Sylvia, studentessa di Economia all’Università di San Juan di Puerto Rico. Sylvia da sempre aveva idee ben chiare sul suo futuro e su quello che voleva per se si ritrova cambiata da quell’esperienza spagnola grazie o a causa di una borsa di studio che l’ha portata in quell’Europa dalla quale si è sempre sentita attratta, ma, nonostante i forti sentimenti che prova per quel giovane ragazzo italiano, resta ferma nel suo programma di vita.
Un turbinio di emozioni, di voglia di libertà e indipendenza, di amore e passione, di sofferenza e dolore sono il percorso che compiono questi due giovani che alla fine ritorneranno alle loro vite non senza ricordare quella stanza delle stelle senza tempo.