L’Ambasciata cinese organizza una quarantena preventiva per gli studenti di stanza a Roma

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In foto Li Junhua, ambasciatore della Cina in Italia

La ‘quarantena’ preventiva per gli studenti orientali che frequentano il Conservatorio Santa Cecilia di Roma è stata decisa in accordo con l’Ambasciata cinese in Italia con sede a Roma, di cui l’Ambasciatore Li Junhua. A dirlo all’AGI è il direttore Roberto Giuliani: “Mi sono interfacciato con la responsabile scuola dell’Ambasciata cinese. Io ho dei docenti e studenti da tutelare” ha sottolineato. Per il direttore si tratta di un “provvedimento a tutela anche degli stessi studenti cinesi” che sono appena rientrati e di quelli che “stanno ancora rientrando” dal ponte di Natale ed “è quindi molto probabile che abbiano viaggiato”. Non si tratta dunque di discriminazione assicura il dirigente, ma di un “una misura preventiva decisa sulla base della alta percentuale di studenti tra i 18 e i 30 anni che viaggiano per concerti e soprattutto per la particolare tipologia di lezione che frequentano. In una stanza dove si fa lezione di canto – ha spiegato – c’è un docente e 10 studenti cinesi che lavorano assieme per sei ore cantandosi ‘in faccia’”. “La sospensione delle lezioni riguarda tutti gli studenti orientali – ha aggiunto il direttore del Conservatorio Santa Cecilia – ma colpisce maggiormente le classi di canto che raccolgono il 95% degli orientali che vengono a studiare l’opera lirica” E poi, ha spiegato che “si tratta di una sola lezione saltata che gli studenti potranno comunque recuperare”.La polemica è scoppiata dopo che Giuliani ha scritto una circolare inviata a tutti i docenti del Conservatorio. “Care colleghe e cari colleghi – si legge nel documento in mano all’AGI – a causa delle ben note vicende legate all’epidemia cinese, sono sospese le lezioni degli studenti orientali (cinesi, coreani, giapponesi ecc.), nonché di altri che provenissero dai Paesi interessati. Mercoledì 5 febbraio alle ore 14 il medico del Conservatorio provvederà a visitarli tutti. Solo quelli che passeranno la visita potranno essere riammessi alla frequenza. Nel frattempo l’assenza sarà considerata assenza per malattia. Siete pregati di avvisarli tutti, di convocarli per il 5 febbraio alle ore 14, e di ricordargli di portare il libretto. Cordiali saluti”. Rapporti dialettici improntati al dialogo e alla cooperazione che non eludono l’assurdità di una situazione epidemica quasi ‘mondiale’ , che capita proprio nel momento più caratteristico dell’espansione e trasformazione della Cone nei mercati mondiali.