L’ambasciatore del Messico visita gli Scavi di Ercolano

129
In foto Juan Josè Guerra Abud, a sinistra, in un'immagine di archivio con Sergio Mattarella

L’Ambasciatore del Messico in Italia, Juan Josè Guerra Abud, ha visitato il 1 Novembre 2018 , assieme alla moglie, il Parco archeologico di Ercolano, accompagnati dal direttore del Parco Francesco Sirano e dal sindaco della città di Ercolano, Ciro Buonajuto, che hanno guidato
la coppia alla scoperta del sito, dei monumenti e delle case più significative della città antica. “Siamo onorati e felici nell’accogliere l’Ambasciatore tra le bellezze della nostra Ercolano”, ha detto il sindaco, Ciro Buonajuto.
Da stamane, in particolare, il parco archeologico di Ercolano dà il benvenuto a 5 nuovi addetti all’accoglienza, dando così inizio al nuovo progetto Ales. Il progetto punta a migliorare l’accoglienza del Parco: un investimento che rafforzerà il personale con 15 addetti all’accoglienza e 6 supporti amministrativi. “È uno dei nostri investimenti – ha detto il direttore del parco archeologico, Francesco Sirano – per elevare il livello qualitativo e quantitativo delle nostre capacità di accoglienza, insieme alla valorizzazione di tutto il personale statale, che dal primo giorno mi supporta e collabora con eccezionale professionalità alle attività del Parco”. Pur essendo meno famosi degli scavi di Pompei gli scavi di Ercolano ne rappresentano il naturale completamento. Gli scavi dei due antichi insediamenti, pur mostrando città romane dello stesso periodo, presentano delle differenze sostanziali che impongono al turista attento una visita ad entrambe. Pompei è stata dissepolta quasi completamente e per questo offre una visione di insieme su come poteva essere una antica città romana sotto il regno di Tiberio.