Lamù, il lampo d’amore venuto dallo spazio

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di Alessandro Spagnuolo

Lamù – la ragazza dello spazio (うる星やつら, Urusei yatsura, letteralmente “Quelli del pianeta Uru” o “I tizi della stella Uru”) non è soltanto una commedia romantica con elementi fantascientifici: è uno specchio deformato, affascinante e delirante, della cultura giapponese — un’opera che sa alternare gag spiazzanti, derisione verso il quotidiano, e una vitalità emotiva unica. L’anime* di Rumiko Takahashi (高橋 留美子, Takahashi Rumiko), tratto dal manga Urusei Yatsura (うる星やつら). Decenni dopo, un remake nel 2022 prodotto da David Production (株式会社デイヴィッドプロダクション, Kabushiki-gaisha Deividdo Purodakushon) ha cercato di rileggere quel patrimonio con occhi moderni: conservando la follia narrativa, ma aggiornando grafica, montaggio e sensibilità contemporanea.

Etimologia del nome “Lamù” e “Urusei Yatsura”
Lamù nella versione originale viene chiamata Lum: un nome che non ha un’etimologia particolarmente esplicitata dall’autrice, ma gioca su un’assonanza “lampo / lampo luminoso / luce” che si sposa con la natura aliena e brillante del personaggio.

Urusei Yatsura: è un gioco di parole intraducibile. “Urusai” (o in forma colloquiale “urusei”) significa “chiassoso / fastidioso / rumoroso”, mentre “yatsura” è un termine colloquiale per “quelli là / quelli” (a volte con una connotazione dispregiativa). Nel titolo, “sei” è scritto con il kanji di “stella / pianeta” (, sei), permettendo una lettura alternativa: “Quei rompiscatole della stella Uru” o “quei tizi rumorosi / fastidiosi”.

Il titolo gioca quindi su ambiguità fra “rompiscatole” e “abitanti stellari”, un doppio senso che rispecchia bene il tono dell’opera.

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Trama (senza spoiler)
In un Giappone contemporaneo viene improvvisamente invasa una flotta aliena proveniente dal pianeta degli Oni (chiamato Oniboshi 鬼星, che significa semplicemente “Stella degli Oni”). Il capo alieno lancia una sfida agli esseri umani: se qualcuno riuscirà a catturare la principessa aliena Lamù (ラム, Ramu), conosciuta ufficialmente nelle edizioni originali con il nome traslitterato Lum in un gioco di onigokko (caccia / acchiapparella), l’invasione sarà annullata. L’adolescente Ataru Moroboshi (諸星 あたる, Moroboshi Ataru) — un tipo fortunato quanto sfortunato, pervertito e pigro azzarda di partecipare e riesce nell’impresa. Lamù, però, interpreta quel gesto come una proposta d’amore: credendo di essere sua promessa sposa, si stabilisce con lui e da quel momento la sua vita diventa un turbinio di gelosie elettriche, gag, situazioni romantiche surreali e interazioni con una moltitudine di personaggi eccentrici. Ogni episodio si innesta su una combinazione di quotidiano scolastico, folklore giapponese e assurdità spaziali a Tomobiki una città immaginaria che rappresenta il quartiere di Nerima, a Tokyo, dove si trova il liceo che porta lo stesso nome.

Episodi
La serie televisiva originale fu mandata in onda dalla Società Fuji Television (株式会社フジテレビジョン, Kabushiki-gaisha Fuji Terebijon, nome internazionale: Fuji Television Network, Inc.), abbreviata spesso in Fuji TV, dal 14 ottobre 1981 al 19 marzo 1986, per un totale di 194 episodi (alcuni dei quali composti da “half episodes” o segmenti). La produzione fu curata dalla Kitty Films (キティ・フィルム), mentre l’animazione venne realizzata da due diversi studi nel corso della serie: i primi 106 episodi furono animati dallo Studio Pierrot Co., Ltd., dal 2002 Pierrot Co., Ltd. (株式会社ぴえろ, Kabushiki-gaisha Piero), famosa per aver prodotto Orange Road, Naruto, Bleach, Yu degli spettri, Tokyo Ghoul, Beelzebub, Great Teacher Onizuka, L’incantevole Creamy, Magica magica Emi, Sandy dai mille colori e tanti altri, sotto la direzione principale di Mamoru Oshii (押井守), regista anche di Ghost in the Shell; dal 107° episodio in poi, fino alla conclusione della serie, la produzione passò allo Studio Deen (スタジオディーン), famosa per DNA², Doraemon il film, Maison Ikkoku – Cara dolce Kyoko, Ranma ½ e altri, diretto da Kazuo Yamazaki (山崎和男, Yamazaki Kazuo), direttore di animazione per Mobile Suit Gundam, ha diretto solo l’episodio 5 di L’imbattibile Daitarn 3 e altri. Il passaggio da Pierrot a Deen segnò anche un’evoluzione nello stile e nei toni della serie: i primi episodi erano più sperimentali e surreali, mentre quelli successivi assunsero un’impronta più romantica e narrativa, con maggiore attenzione ai rapporti tra i personaggi.

Il remake del 2022 dal titolo Lamù e i casinisti planetari – Urusei yatsura (うる星やつら?, Urusei yatsura) fu prodotto da David Production (株式会社デイヴィッドプロダクション, Kabushiki-gaisha Deividdo Purodakushon), le prime stagioni andarono in onda a partire dal 14 ottobre 2022 fino al 2024, con 46 episodi (segmentati) su due stagioni.

Manga
Fu serializzato su Weekly Shōnen Sunday (週刊少年サンデー?, Shūkan Shōnen Sandē) dal 30 agosto 1978 al 21 gennaio 1987, per un totale di 366 capitoli raccolti in 34 volumi tankōbon. In Italia il manga fu pubblicato inizialmente da Granata Press (1991–1995) e successivamente da Star Comics (1997–2001). Più recentemente è uscita una riedizione in 17 volumi (formato più grande) in Italia (collana Neverland) dal 2019 al 2021.

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Prima di avviare formalmente Lamù, Rumiko Takahashi realizzò un one-shot chiamato Katte na Yatsura (勝手なやつら, Gente egoista), che anticipava molte idee della serie: un ragazzo coinvolto con alieni e situazioni strambe.

Stile visivo e qualità dell’animazione
La serie originale degli anni ’80 ha un fascino artigianale: linee non sempre perfette, animazioni limitate occasionali, ma grandissima inventiva nei layout, nelle inquadrature assurde, negli extra e negli intermezzi visivi comici. L’estetica è vivace, carica di dettagli folkloristici e citazioni iconografiche giapponesi. Lo switch a Studio Deen non mutò radicalmente lo stile, ma rese più evidente qualche limatura tecnica nei fondali o nei movimenti di massa nei momenti più complessi.

Nel remake del 2022, David Production porta uno stile più moderno, digitale, con colori più saturi, animazioni più fluide, effetti luminosi contemporanei e montaggi più rapidi. L’essenza del character design originale è rispettata, curata da Naoyuki Asano (浅野直之), ma l’editing e le transizioni guadagnano in dinamicità.

In entrambi i casi, il punto di forza non è la perfezione tecnica, ma l’inventiva visiva: camere spiazzanti, gag visive improvvise, crescendo demenziali nel fotogramma.

Musiche nella serie originale (anni ’80)
La serie originale utilizza molte sigle di apertura e chiusura nel corso degli anni, spesso particolarmente orecchiabili:

Un’opener molto amata: “Dancing Star” (usata per gli episodi 78–106)

Altre sigle di apertura: “Urusei Yatsura (versione iniziale)”,

“Rock the Planet” (episodi 150–165)

Sigle di chiusura: “Open Invitation” (per episodi 128–149),

“Every Day”

“Good Luck”

Una curiosità amata dai fan italiani: la sigla italiana originale è rimasta un mistero per decenni: titolo, interprete e autori erano sconosciuti.

Più tardi l’Italia adottò una sigla alternativa: “Mi hai rapito il cuore, Lamù” di Stefano Bersola — anch’essa mai ufficialmente commercializzata come singolo. Ecco un link a YouTube della versione italiana:

Musiche nel remake del 2022

Per il remake, le sigle sono tutte eseguite dal collettivo Maisondes, con un tema di apertura e chiusura.

Apertura con Minami & Sakuramoti

Chiusura con Kaf & Tsumiki

Apertura con Asmi & Surii

Chiusura con Yama & Nito

le melodie originali trasudano l’epoca – orecchiabili, leggere, con arrangiamenti pop sintetici tipici dell’epoca. Sono parte integrante dello spirito demenziale dell’anime. Le nuove sigle hanno un tocco moderno e raffinato, ma il rischio è che la freschezza originale venga un pochino sterilizzata: tuttavia svolgono bene il loro compito di riproporre quell’atmosfera in un contesto contemporaneo.

Film animati 

Ecco un elenco dei lungometraggi prodotti per il cinema, con uscita ufficiale nelle sale giapponesi. tratti da Urusei Yatsura / Lamù:

  • Lamù – Only You (うる星やつら オンリー・ユー, Urusei Yatsura Onrī Yū, 1983), diretto da Mamoru Oshii (押井守, Oshii Mamoru).
  • Lamù – Beautiful Dreamer (うる星やつら2 ビューティフルドリーマー, Urusei Yatsura ni – Byūtifuru Dorīmā, 1984), diretto da Mamoru Oshii (押井守, Oshii Mamoru).
  • Lamù – Remember My Love (うる星やつら3 リメンバー・マイ・ラヴ?, Urusei Yatsura san – Rimenbā Mai Ravu, 1985), diretto da Kazuo Yamazaki (山崎和男, Yamazaki Kazuo).
  • Lamù – Forever: La principessa nel ciliegio (うる星やつら4 ラム・ザ・フォーエバー?, Urusei Yatsura yon – Ramu za Fōebā, Urusei Yatsura 4: Lum the Forever, 1986), diretto da Kazuo Yamazaki (山崎和男, Yamazaki Kazuo).
  • Lamù – Boy Meets Girl: Un ragazzo, una ragazza (うる星やつら5 完結篇?, Urusei Yatsura go – Kanketsuhen, letteralmente “Urusei Yatsura 5: Capitolo finale”, 1988), Satoshi Dezaki (出﨑 哲, Dezaki Satoshi).
  • Lamù – Sei sempre il mio tesoruccio o Lamu 6 (うる星やつら いつだってマイ・ダーリン?, Urusei Yatsura Itsudatte Mai Dārin, 1991), diretto da Katsuhisa Yamada (山田 勝久 Yamada Katsuhisa).

OAV***
Lista degli episodi speciali o mediometraggi prodotti direttamente per l’home video, senza passare dal cinema o dalla TV.

  • Ritorno da un viaggio nello spazio (うる星やつら オールスター大進撃, Urusei Yatsura: All-Star daishin-geki)21 settembre 1985
  • Memorial Album (うる星やつら メモリアル・アルバム)21 dicembre 1986
    Raccolta celebrativa con scene inedite e montaggi speciali.

  • Remember My Love Special (リメンバー・マイ・ラブ スペシャル)1987
    Speciale promozionale collegato al film omonimo.

  • In un giorno di primavera (ザ・障害物水泳大会, The Obstacle Swim Meet)24 gennaio 1988
    Episodio comico ambientato nella scuola di Tomobiki.

  • Il ruggito di Ryoko (乙女ばしかの恐怖!リョウコの逆襲)21 luglio 1988

  • Nagisa’s Fiancé (渚のフィアンセ)21 dicembre 1988

  • Ritorno di Ryoko (怒れシャーベット!リョウコの復讐)1 agosto 1989

  • I sogni di Lum (うる星やつら 想い出の樹海)21 settembre 1989

  • Il ritorno di Inaba (夢の仕掛け人、因幡くん登場!)21 agosto 1990

  • Sempre con te, Lamù (うる星やつら いつだって・マイ・ダーリン / Always My Darling)1991

L’ultimo OAV della serie originale, distribuito per l’anniversario e spesso considerato una sorta di “episodio finale”.

Live action
Non risulta che Urusei Yatsura / Lamù abbia avuto veri e propri adattamenti live action di rilievo ufficiali validi su larga scala come film o serie televisive. La popolarità e l’assurdità dell’opera rendono complicata una trasposizione “dal vivo” fedele. Se dovessero emergere versioni minori non ufficiali, non sono segnalate nelle fonti principali.

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Spin-off e crossover
Non esistono veri e propri spin-off narrativi ufficiali di Lamù – Urusei Yatsura (うる星やつら), ma nel corso degli anni sono stati realizzati diversi crossover, cameo e collaborazioni promozionali che coinvolgono Lamù e gli altri personaggi della serie.

  • Maison Ikkoku (1983) — In vari episodi di Lamù compaiono riferimenti e piccoli cameo che rimandano al mondo di Maison Ikkoku, un’altra opera di Rumiko Takahashi, e viceversa.
  • Dr. Slump / Mobile Suit Gundam (1982) — In un episodio di Lamù appaiono parodie e citazioni dirette ai personaggi di Arale Norimaki (Dr. Slump) e Char Aznable (Gundam), molto popolari all’epoca.
  • L’incantevole Creamy (1983) — Alcuni personaggi di Lamù e Creamy Mami fanno brevi apparizioni incrociate, dato che entrambe le serie erano prodotte da Kitty Films e trasmesse nello stesso periodo.
  • Hokuto no Ken – Ken il guerriero (1985) — In un episodio comico di Lamù si intravede una parodia del personaggio di Kenshiro, riconoscibile per posa e abbigliamento.
  • Dragon Ball (1985) — Nel film Lamù – Remember My Love, durante una scena cittadina, si nota Bulma sullo sfondo, come omaggio tra due serie coeve della Toho (東宝株式会社, Tōhō Kabushiki-gaisha).
  • Ranma ½ (1989) — In alcuni special e materiali promozionali compaiono Lum e Ataru accanto ai personaggi di Ranma ½, in omaggio al successo delle opere di Rumiko Takahashi.
  • It’s a Rumic World (2008) — Corto celebrativo realizzato per il trentesimo anniversario dell’autrice, in cui compaiono insieme i protagonisti di Lamù, Ranma ½ e Inuyasha.
  • Detective Conan (2014) — In un episodio e nel manga vengono inseriti riferimenti e citazioni dirette a Lamù – Urusei Yatsura, considerata un classico dell’animazione giapponese.

Ordine cronologico
Ecco un possibile ordine per chi voglia approcciarsi a Lamù:

  1. Serie TV originale (1981–1986)
  2. Lungometraggi (in ordine di uscita: Only You, Beautiful Dreamer, Remember My Love,, Forever: La principessa nel ciliegio, Boy Meets Girl: Un ragazzo, una ragazza, Sei sempre il mio tesoruccio o Lamu 6).
  3. OAV (elencati precedentemente prodotti durante gli anni).
  4. Remake del 2022 (serie aggiornata).

Questo ordine consente di percepire l’evoluzione storica, guardare i classici per primi e poi confrontare con la reinterpretazione moderna.

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Premi
Nel 1980, Urusei Yatsura vinse il Premio Shogakukan nella categoria shōnen (e in alcune considerazioni anche nel panorama misto).

Nel 1987 vinse il Premio Seiun come miglior fumetto (fantascienza / fantasy).

Questi riconoscimenti testimoniano come l’opera sia stata apprezzata sia come intrattenimento pop che come contributo culturale al genere fantascientifico.

Videogiochi
Ecco una selezione dei videogiochi ispirati a Urusei Yatsura / Lamù:

  • Urusei Yatsura (LCD Handheld, anni ’80) — Versione elettronica portatile a schermo LCD, con un gameplay semplice a punti, tipico dei giochi tascabili dell’epoca.

  • Urusei Yatsura: CG Puzzle (FM-7, 1985) — Gioco di puzzle a immagini statiche per computer giapponesi, in cui si ricompongono scene tratte dall’anime.

  • Urusei Yatsura: Lovely Chaser (PC-8801 / FM-7, 1986) — Videogioco d’azione in cui Ataru insegue Lamù evitando ostacoli, con grafica e musica tipiche dei computer a 8 bit.

  • Examination Answer: Urusei Yatsura (PC-8801, 1986) — Quiz game con oltre 1.200 domande sull’universo di Lamù, dedicato ai fan della serie.

  • Urusei Yatsura: Lum’s Wedding Bell (Famicom / NES, 1986) — Platform a scorrimento orizzontale e verticale in cui Ataru deve salvare Lamù prima del matrimonio; adattamento del titolo arcade Momoko 120%.

  • Urusei Yatsura: Koi no Survival Birthday (MSX / PC-9801, 1987) — Avventura testuale in cui Ataru deve superare le trappole organizzate da Ryoko durante la festa di compleanno.

  • Urusei Yatsura: Stay With You (PC Engine CD, 1990) — Visual novel interattiva con doppiaggio e musiche originali, considerata uno dei migliori adattamenti videoludici di Lamù.

  • Urusei Yatsura: Miss Tomobiki wo Sagase! (Game Boy, 1992) — Gioco d’avventura in cui Ataru esplora la scuola di Tomobiki alla ricerca della misteriosa “Miss Tomobiki”.

  • Urusei Yatsura: Dear My Friends (Mega CD, 1994) — Visual novel con illustrazioni animate e doppiaggio, ambientata durante l’estate a Tomobiki; molto apprezzata per la fedeltà all’anime.

  • Urusei Yatsura: Endless Summer (Nintendo DS, 2005) — Dating sim interattivo con elementi di avventura e minigiochi, uscito per Nintendo DS con supporto touch screen.

Pachinko e Pachislot
I pachinko e pachislot dedicati a Lamù rappresentano una delle forme più longeve e curiose di omaggio all’anime di Rumiko Takahashi.

In Giappone, il pachinko è una sorta di flipper verticale da sala giochi, a metà tra intrattenimento e gioco d’azzardo: il giocatore lancia piccole sfere d’acciaio che, cadendo, possono attivare animazioni o vincite. Il pachislot, invece, è la versione più moderna e simile a una slot machine digitale, con rulli e schermi LCD animati.

Nel caso di Lamù, questi giochi non sono semplici macchine da intrattenimento: ogni modello include sequenze inedite animate, doppiaggio originale, musiche nuove e spesso mini-trame che riprendono i momenti più iconici della serie, rendendoli veri e propri “episodi alternativi” o remix visivi del mondo di Tomobiki.

Di seguito l’elenco principale delle versioni dedicate a Lamù – Urusei Yatsura:

  • CR Urusei Yatsura (Pachinko, anni 2000)
  • CR Urusei Yatsura 2 (Pachinko, 2003)
  • CR Urusei Yatsura 3 (Pachinko, 2006)
  • Pachislot Urusei Yatsura (Slot machine, 2008)
  • CR Urusei Yatsura 4ever Love (Pachinko, 2011)
  • P Urusei Yatsura: Lum’s Love Song (Pachinko, 2019)

Molti di questi titoli sono basati su minigiochi, simulatori romantici, party game o format semplici piuttosto che avventure epiche, con un tono sarcastico, umoristico o cinico dell’universo Lamù.

Censura italiana
Contrariamente a molte altre serie anime trasmesse in Italia, Lamù, la ragazza dello spazio è celebre per non aver subito censura significativa nel suo adattamento: non sono stati manomessi contenuti sessuali o doppiaggio per questioni morali.

Tuttavia, va precisato che in Italia vennero trasmessi solo i primi 129 episodi su un totale di 194 — dunque circa 65 episodi della serie originale rimasero inediti in tv per molti anni. In alcune trasmissioni successive vennero messi in onda anche gli episodi mancanti, ma con titoli differenti come Superlamù o Le nuove avventure di Lamù.

Quanto alla sigla originale italiana misteriosa, la mancanza di informazioni e la non commercializzazione hanno alimentato leggende sul fatto che fosse stata “tagliata” o rimossa da successive edizioni.

Citazioni e Omaggi in Altri Anime
Ecco alcuni esempi di citazioni, omaggi o influenze (anche minori) a Lamù / Urusei Yatsura in altri anime:

  • Kyōkai no Rinne (2015–2017)
    Compiono vari cameo visivi e citazioni: banconote con Kotatsu-Neko e Rei di Urusei Yatsura, un peluche di Lamù e riferimenti verbali alla serie originale.
  • Maison Ikkoku (1986–1988)
    Appaiono Lamù e Ataru su una rivista letta dai personaggi; Kotatsu-Neko compare in alcune scene e un personaggio imita Lamù in un episodio.
  • Ranma ½ (1989–1992)
    Lamù è mostrata sulla copertina del capitolo 107 del manga. Nell’anime, durante l’episodio “Enter Mousse! The Fist of the White Swan”, si vede una maglietta con la sua immagine.
  • Creamy Mami, the Magic Angel (1983–1984)
    In diversi episodi compaiono poster di Lamù e cameo di personaggi che ricordano Ataru e Megane.
  • Detective Conan (1996–in corso)
    Nei volumi e negli episodi 792–793 si trovano riferimenti diretti al modo di parlare di Lamù (“-datcha”) e omaggi visivi alla serie.
  • Dirty Pair (1985–1986)
    Alcuni episodi mostrano oggetti di scena con l’immagine di Lamù o richiami visivi alla protagonista di Urusei Yatsura.

Purtroppo le fonti consultate non forniscono un elenco preciso e documentato di tutti gli omaggi per anno.

Autori influenzati da Lamù
Ecco alcuni autori (o tendenze) che sono stati influenzati, nei temi o nello stile, dall’anime:

  • Leiji Matsumoto (Galaxy Express 999, 1979): sebbene Matsumoto e Takahashi abbiano percorsi paralleli, l’idea di un’ambientazione spaziale romantica – dove il fantastico diventa quotidiano – è vicina a certi spunti poetici.
  • Altri mangaka di commedia romantica con elementi soprannaturali hanno dichiarato di aver guardato Urusei Yatsura come esempio di equilibrio tra gag e sentimento emotivo.
  • Mick Takeuchi (Her Majesty’s Dog, 1999–2006)
    Ha citato Urusei Yatsura come influenza principale per il tono comico e romantico delle sue storie.
  • Arina Tanemura (Full Moon wo Sagashite, 2002–2004)
    Si è ispirata a Lamù per il design dei personaggi femminili e l’equilibrio tra sentimento e comicità.
  • Yama Wayama (Let’s Go Karaoke!, 2019)
    Ha dichiarato di essere cresciuta leggendo Urusei Yatsura, da cui ha tratto il gusto per i dialoghi eccentrici e le situazioni surreali.
  • Bryan Lee O’Malley (Scott Pilgrim, 2004–2010)
    Ha riconosciuto l’influenza di Rumiko Takahashi per la fusione tra romanticismo, ironia e ritmo narrativo tipici di Lamù.
  • Queenie Chan (The Dreaming, 2005–2007)
    Si è ispirata allo stile narrativo e ai personaggi dinamici di Lamù per creare le proprie storie a metà tra commedia e mistero.

Curiosità

  • Il nome di Lamù Lum è ispirato a una modella bikini americana di nome Agnes Lum.
  • Inizialmente, Lamù doveva comparire solo in un capitolo one-shot, ma il successo del personaggio fece sì che Rumiko Takahashi la reinserisse e alla fine divenisse protagonista effettiva del manga.
  • Lamù ha una statua in bronzo a Tokyo, nel quartiere Nerima, dov’è ambientato gran parte del mondo dell’animazione. 
  • Il mistero della sigla italiana originale (titolo e interprete sconosciuti) permane tra i fan: una canzone che è parte del folklore della serie in Italia.
  • Lamù è immune all’elettricità e può assorbire cariche elettriche dall’ambiente per potenziare i suoi attacchi; se ne accumula troppa, può diventare blu o dorata e “elettrificare” tutto ciò che tocca.

  • A dispetto della sua popolarità, Rumiko Takahashi ha sempre considerato Ataru come vero protagonista della storia, anche se Lamù finì col rubargli la scena.

  • Lamù odia il sapore e l’ordo dell’aglio e considera il piccante estremo (come il Tabasco) una bevanda rinfrescante.

  • Tra gli animatori della serie originale si sviluppò lo “stile Kanada”, caratterizzato da movimenti esagerati, prospettive forti e pose dinamiche: Urusei Yatsura fu un terreno fertile per molti giovani talenti che adottarono quel linguaggio visivo.

  • Durante la produzione, Mamoru Oshii permise agli animatori di sperimentare liberamente, favorendo sequenze visive audaci e disegni fuori modello che contribuirono all’identità visiva distintiva della serie.

  • In un videogioco ispirato all’anime Urusei yatsura – Lum no wedding bell (うる星やつら ラムのウェディングベル), Urusei yatsura – Ramu no wedingu beru, “Gente rumorosa – La campana nuziale di Lamù”, la versione arcade iniziale non ottenne la licenza ufficiale di Lamù, così vennero apportati piccoli cambiamenti grafici, pur mantenendo il tema musicale originale e fu cambiato il titolo con Momoko 120% (モモコ120%, Momoko hyaku-ni-jū pāsento).

  • La versione remake del 2022 è stata pianificata per essere suddivisa in quattro cours (stagioni brevi), pur arrivando per ora a 46 episodi.
  • Alcuni episodi dell’anime originale presentano sovrapposizioni con episodi “half-length” (due segmenti in un episodio), o episodi speciali di lunghezza maggiore (es. ep. 21.5) 
  • Rumiko Takahashi è stata definita la “regina dei manga”, e Urusei Yatsura è l’opera che più ha contribuito al suo successo iniziale. 

Conclusione
Lamù, la ragazza dello spazio — Urusei Yatsura — resta un monumento vivente della cultura pop nipponica. Più di quarant’anni dopo la prima pubblicazione, la sua miscela unica di commedia assurda, romanticismo elettrostatico, folklore reinterpre­tato e iconografia spaziale mantiene un fascino irresistibile. Il suo carattere “demenziale ma morale”, la capacità di deridere convenzioni, l’energia visiva — e quel magnetismo che fa volare un ali­ena in bikini su una città giapponese — continuano a ispirare. Il remake del 2022 è un gesto di rispetto e coraggio: non facile riproporre un cult, ma necessario per dimostrare che quel caos vitale può parlare anche alle nuove generazioni.

Per apprezzarla al meglio si consiglia la visione in lingua originale con i sottotitoli in italiano, attualmente è possibile acquistarla o noleggiarla o visibile agli iscritti di Amazon Prime Video:
https://www.primevideo.com/detail/0IMS3NPP0MR2DXQVDRWB4QUAL9/ref=atv_dp_season_select_s1

anche il remake del 2022 è visibile agli iscritti di Amazon Prime Video:
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oppure su Netflix: https://www.netflix.com/title/81642888

Buona visione

*Anime
Gli anime sono produzioni animate provenienti dal Giappone, disponibili in TV, al cinema o sulle piattaforme di streaming. A differenza dei cartoni animati occidentali, gli anime si distinguono per il loro stile artistico distintivo, trame avvincenti e una grande diversità di generi, che includono azione, commedia, fantasy e dramma.

Si dividono in:

Kodomo (dal giapponese bambino/a) rivolto ad un pubblico di bambini. Esempi: Doraemon, Pokemon e Heidi.

Shōnen (dal giapponese ragazzo) per un pubblico di ragazzi adolescenti. Esempi: Dragon Ball, One Piece e Naruto.

Shōjo (dal giapponese ragazza) indirizzati ad un pubblico di ragazze adolescenti Esempi: Sailor Moon, Mila e Shiro e Kiss me Licia.

Seinen (dal giapponese uomo giovane) destinati ad un pubblico adulto maschile dai 18 anni in su. Esempi: Berserk, Vinlad Saga, Psycho Pass.

Josei (dal giapponese donna) per un pubblico adulto femminile. Esempi: Nana, Paradise Kiss e Vampire Knight.

**Manga
I manga sono fumetti giapponesi. Si distinguono per alcune caratteristiche uniche. Innanzitutto, la lettura avviene sempre da destra verso sinistra, partendo dall’ultima pagina. Molti manga sono stampati in bianco e nero, focalizzandosi sul dettaglio del tratto e sull’espressività dei personaggi. Lo stile di disegno è spesso caratterizzato da occhi grandi e intensi, capelli dalle forme e colori vivaci, e un’enfasi sulle reazioni emotive attraverso espressioni facciali e simbolismi visivi.

Spokon
Il termine spokon (
スポ根) nasce in Giappone dall’unione di “sport” (スポーツ, supōtsu) e “konjō” (根性), che significa grinta, forza di volontà. Questo genere racconta storie sportive dove l’elemento centrale non è solo la competizione, ma soprattutto il percorso interiore dei protagonisti, fatto di sacrifici, allenamenti estenuanti e determinazione incrollabile. Lo spokon celebra la volontà di non arrendersi mai, trasformando lo sport in una scuola di vita. È un racconto epico in cui ogni partita è una battaglia, e ogni sconfitta diventa un passo verso la crescita.

Manga one-Shot
Nel mondo del manga, un one-shot è una storia autoconclusiva, generalmente pubblicata in un singolo capitolo, che presenta una trama completa con personaggi, ambientazione e conclusione all’interno di un numero limitato di pagine. La sua caratteristica fondamentale è l’autonomia narrativa: non prevede seguiti o serializzazioni, e si sviluppa interamente in una sola pubblicazione, anche se può variare in lunghezza da una quindicina a oltre cento pagine.

Manhwa
Il termine manhwa indica i fumetti prodotti in Corea del Sud, e in alcuni contesti si riferisce anche al fumetto coreano in generale. La parola è composta da due ideogrammi cinesi: “man” (
) che significa “libero, spontaneo, senza limiti” e “hwa” () che significa “disegno, pittura”. Quindi, letteralmente, manhwa può essere tradotto come “disegno spontaneo” o “fumetto libero”.

Il manhwa si distingue dal manga giapponese soprattutto per stile graficoformato di pubblicazione e modi di lettura:

Formato e distribuzione: tradizionalmente pubblicato su riviste settimanali o mensili, spesso in bianco e nero, ma con la crescente diffusione dei webtoon, molti manhwa oggi sono realizzati per la lettura digitale, con pagine verticali ottimizzate per smartphone.

Stile artistico: i tratti tendono a essere più realistici rispetto al manga, con attenzione ai dettagli architettonici e all’abbigliamento.

Temi e target: i manhwa spaziano dai generi romantici e scolastici agli action, horror e fantasy, spesso con una narrazione più matura e drammatica, riflettendo differenze culturali tra Corea e Giappone.

In sintesi, il manhwa è il corrispettivo coreano del manga giapponese, ma con caratteristiche peculiari che lo rendono immediatamente riconoscibile, soprattutto nella grafica e nella fruizione digitale moderna.

***OAV o OVA
L’OAV (Original Animation Video) è un episodio o una serie di episodi anime che vengono prodotti direttamente per il mercato home video (VHS, DVD, Blu-ray, streaming on demand) senza essere trasmessi prima in televisione o al cinema. Pensa agli OAV come a degli “speciali” o delle “uscite dirette per il video” che spesso approfondiscono storie secondarie, esplorano universi alternativi o continuano trame di serie TV già concluse, offrendo maggiore libertà creativa rispetto alle produzioni destinate al palinsesto televisivo.

Moe
La parola “moe” (萌え) è un termine giapponese usato nel mondo degli anime e manga per descrivere un sentimento di affetto, attrazione o tenerezza verso un personaggio (di solito femminile) che ha caratteristiche adorabili, ingenue o protettive.