Lavoro, a Napoli un convegno sulla lotta al caporalato

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In foto Daniela Sabatino

Il caporalato e il lavoro sommerso rappresentano una realtà complessa e diffusa, non solo in Campania ma in tutto il territorio italiano. Questi fenomeni si manifestano attraverso forme di impiego non formale ed irregolare,  gestite da intermediari noti come “caporali”, che coordinano e sfruttano manodopera spesso priva di contratti regolari e dei relativi diritti.

L’invisibilità di queste pratiche rende difficile il controllo e la protezione dei diritti dei lavoratori, esponendoli a condizioni di lavoro precarie, bassi salari e rischi per la sicurezza sul luogo di lavoro.

Da cosa partire per contrastare in modo efficace il fenomeno?

Tra i tanti strumenti a disposizione ci sono anche “le competenze”. Proprio questo sarà il tema del convegno “Dal lavoro sommerso all’occupazione regolare | Il ruolo chiave delle competenze in agricoltura e del nascente Osservatorio del mercato del lavoro per la filiera agroalimentare campana”, organizzato dal Centro Sperimentale di Sviluppo delle Competenze nell’area Agroalimentare, in programma presso il Consiglio Regionale – Aula Siani il giorno martedì 8 ottobre 2024 dalle ore 15.00  alle ore 17.00.

Dopo i saluti istituzionali di

  • Gennaro Oliviero, presidente del consiglio regionale della Campania

  •  Daniela Sabatino, presidente Time Vision – Capofila Centro Sperimentale di Sviluppo Competenze Agrifood-Lab

  • Andrea Ricciardiello, direttore Time Vision – Capofila Centro Sperimentale di Sviluppo Competenze Agrifood-Lab

  • Diego Venanzoni, consigliere Regionale Campania

interverranno alla tavola rotonda:

  • Felice Russillo, presidente Riforma Scarl – Partner CSSC Agrifood-Lab

  • Natalia D’Esposito, dirigente UOD Formazione Professionale e Rup dei CSSC

  • Nunzia Catalfo, già ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e Componente del Cda Inail

  • Roberto Bafundi, direttore Inps – Coordinamento metropolitano

  • Nicola Caputo, assessore all’ Agricoltura Regione Campania

  • Antonio Marchiello, assessore regionale alle Attività Produttive, Lavoro, Demanio e patrimonio

  • Armida Filippelli, assessore regionale alla Formazione

    Tra gli argomenti di discussione, l’esperienza avviata in Regione Campania sulla validazione e certificazione delle “competenze  non formali”, che i lavoratori della filiera agroalimentare possono ottenere presso i centri di competenze autorizzati.

    Queste azioni di validazione e certificazione delle competenze, possono favorire un censimento dei lavoratori operanti nella filiera agroalimentare, e facilitare  l’accesso degli stessi ad un lavoro regolare, oltre che favorire il reinserimento socio-lavorativo delle vittime di sfruttamento lavorativo che rappresenta una delle priorità del Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato istituito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

    Il Centro Sperimentale di Sviluppo Competenze, di cui Time Vision è ente capofila, gioca un ruolo cruciale in questo processo, fornendo la validazione e la certificazione di competenze non formali e creando un osservatorio permanente sul lavoro in settori specifici di riferimento: Produzioni  agricole,  Produzione  mezzi  meccanici  per  l’agricoltura, Trasformazione agroalimentare e Distribuzione). Obiettivo dell’osservatorio è realizzare indagini, analisi e monitoraggio del mercato del lavoro nell’area della filiera agroalimentare, che favoriscano la raccolta di dati e informazioni sui fabbisogni professionali e formativi esistenti.