Lavoro: a ‘Punti di vista’ Lega e Forza Italia a confronto su salario minimo

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Roma, 11 apr. (Labitalia) – Il salario minimo garantito rappresenta “un tema di grande importanza e interesse ma non può essere disgiunto dalla storia del lavoro in Italia, la cui essenza è data dalla rappresentanza dei lavoratori: su questo fronte intendiamo concentrare l’attenzione per armonizzare i 2 temi”. E’ quanto ha sottolineato la senatrice leghista Anna Cinzia Bonfrisco, ospite di ‘Punti di Vista’, il programma di approfondimento politico della Fondazione studi consulenti del lavoro. Contrario al salario minimo garantito il partito di Forza Italia, rappresentato in studio da Renata Polverini, secondo cui, introducendo una base di retribuzione garantita per i lavoratori di difficoltà, si finirebbe per abbassare le retribuzioni di tutti i lavoratori nei futuri rinnovi contrattuali. “Non vorremmo vedere il ripetersi di ciò che è accaduto con gli 80 euro di Renzi, dove i rinnovi contrattuali negli anni successivi sono stati tutti a 80 euro, tranne nel contratto degli autoferrotranvieri”, ha sottolineato.

Molto, invece, si può fare in tema di rappresentanza. Polverini ha, infatti, annunciato di aver presentato anche in questa legislatura la riforma, avviando l’iter in commissione Lavoro della Camera per ascoltare tutte le parti sociali. “Dobbiamo dare al Paese la certezza di quali sono i soggetti delegati a trattare, come avviene nel pubblico impiego”, ha replicato, “prevedendo un contratto unico per ogni settore che poi abbia applicazione erga omnes”. Per Rosario De Luca, presidente della Fondazione studi consulenti del lavoro, “classificare tutto all’interno del rapporto di lavoro subordinato è impossibile; è giusto invece interessarsi dell’equo compenso, soprattutto per i professionisti”, ai quali vengono chieste molto spesso prestazioni professionali a titolo gratuito.

E sulle altre misure del governo Polverini ha sottolineato che “il reddito di cittadinanza, su cui ha puntato il governo, non arriva ai poveri veri, esclusi dai requisiti richiesti, e non crea opportunità di lavoro”. “Questo Paese deve rivedere la sua politica industriale, incentivare il lavoro dei giovani e delle donne, intervenire sul cuneo fiscale e investire sull’autoimprenditorialità e sulla ricerca”, ha aggiunto. La senatrice leghista Bonfrisco ha sottolineato che il governo ha a cuore l’abbattimento delle tasse, che la tassa ‘piatta’ si farà e che l’Iva non sarà aumentata, aggiungendo anche che “una rivisitazione della spesa legata alle agevolazioni fiscali ha senso da molto tempo”. “Occorre un po’ di coraggio in più e mi auguro che questo governo lo abbia”, ha replicato.