Lavoro, Barbagallo: La fuga di cervelli è un delitto

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in foto Carmelo Barbagallo, leader della Uil

“La fuga di cervelli è un delitto”. Ad esserne convinto è il leader della Uil, Carmelo Barbagallo che, intervenendo a margine del congresso campano della confederazione, ha commentato i dati diffusi da Bankitalia sull’economia regionale. “Se i nostri giovani vanno in Europa – ha precisato Barbagallo – piangiamo con un occhio, ma se vanno nei paesi extraeuropei piangeremo lacrime amare, perché nei nostri giovani non solo c’è la cultura di quattromila anni di storia del nostro paese ma c’è anche l’inventiva, la capacità di innovazione, la capacità di esportare quel made in Italy che ci ha fatto famosi nel mondo”. “Se noi li regaliamo ai paesi concorrenti – ha aggiunto – avremo un dumping economico che pagheremo caro nel prossimo futuro”.
La priorità è “la riduzione delle tasse sul lavoro, in particolare per i lavoratori e la riduzione delle tasse sulle pensioni, che sono il doppio della media europea. Poi abbiamo bisogno di finanziare interventi straordinari per il Mezzogiorno, perché la distanza fra il Sud e il Nord è diventata incolmabile” ha detto Barbagallo rilanciando le priorità del sindacato intervenendo in merito al vertice tra Conte e i ministri economici. “Se non c’è un intervento straordinario – ha detto il leader della Uil rispondendo alle domande dei cronisti a margine del congresso regionale campano – difficilmente i privati potranno creare le infrastrutture materiali e immateriali che servono. E se vogliamo rilanciare l’economia bisogna superare l’1,5 del pil, se non andiamo oltre il 2 per cento, non c’è né crescita né occupazione e non si può nemmeno pagare il debito pubblico”.
Nelle parole del leader Uil anche la questione minori. “Io ho fatto sei anni di lavoro minorile quando ero piccolo. Conosco il fenomeno. Nel 2018 non possiamo avere più questi problemi” ha detto il leader della Uil, Carmelo Barbagallo. “Nei campi con il caporalato – ha aggiunto Barbagallo – si è ritornati a quei livelli, in alcune realtà del Nord si lavora al di sotto dell’ età consentita. Questo è sfruttamento, è nuovo caporalato, è indegno di un paese civile”. “Bisogna sempre tenere alta la guardia – ha concluso – e sapere che di profitto si può fare morire, tanto è che abbiamo avuto molti più morti per incidenti sul lavoro. Nel 2018 siamo agli stessi livelli del 1911”.
Secondo Carmelo Barbagallo, il comportamento dell’Europa sulla questione migranti è “indegno”, dal momento che sta “scaricando le responsabilità sui paesi che sono front office”. “Bisogna stare attenti – ha sottolineato il segretario generale della Uil intervenendo a margine del congresso regionale campano della confederazione – a non fare aumentare le tragedie nel Mediterraneo, un mare che è stato un cimitero a cielo aperto e non possiamo permetterci altre vittime. Ha fatto bene la Spagna a dare ospitalità a quella nave, ma dobbiamo fare in modo che l’Europa decida cosa vuole fare del fenomeno dei migranti”. “Sono d’accordo – ha aggiunto – sulla necessità di contrastare la criminalità e l’insicurezza che può arrivare da quelle sponde, io vengo da una regione che ha esportato lavoratori che hanno arricchito le regioni del Nord, ma abbiamo esportato anche mafia e criminalità. Quelle bisogna combatterle da qualsiasi parte vengano”. “Mi auguro – ha concluso Barbagallo – che il governo riesca a discutere a livello europeo regole diverse dal passato”.
Barbagallo ha parlato anche della questione Tim. “L’accordo Tim è molto importante, si sono evitati gli esuberi, si è evitato il ricorso unilaterale alla cassa integrazione, si è cominciato a ridiscutere anche della rete, mi pare che siamo nella direzione giusta”.