“Le nuove radici della leadership”, convegno con il patrocinio del Consolato Usa di Milano

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In foto Robert Needham

“Le Nuove Radici della leadership. Come essere leader nella società multiculturale” è il titolo del convegno organizzato dall’Associazione Nuove Radici Aps e NuoveRadiciWorld, con il sostegno del consolato generale degli Stati Uniti d’America di Milano di cui il Console Generale Robert Nedham . L’appuntamento è stato  venerdì, 2 ottobre, alla Triennale Milano presso la Sala Agorà (in viale Alemagna, 6) a partire dalle 9.30. Nuove Radici e il consolato Generale degli Stati Uniti di Milano fanno sapere che, attraverso questo evento, intendevano  “far conoscere l’effervescenza intellettuale che non viene narrata. In tutte le esperienze di leadership che saranno presentate, possiamo fotografare un fenomeno reale: la leadership si forma attraverso l’interazione di culture. I nuovi leader sono interpreti preziosi della globalizzazione perché hanno superato il concetto di nazionalità, consapevoli del proprio background migratorio”. Gli organizzatori citano stime della fondazione Ismu, secondo cui all’1 gennaio 2019 la presenza complessiva delle seconde generazioni in Italia di età compresa tra gli 0 e i 35 anni, nate in Italia da almeno un genitore straniero o giunte minorenni, era di 2.825.182. Cristina Giudici, direttrice di NuoveRadici.world, ha osservato: “Si tratta di quasi tre milioni di figli dell’immigrazione destinati a modificare il tessuto sociale, culturale, demografico del nostro Paese che gradualmente stanno entrando nelle istituzioni, emergendo nel mercato del lavoro in posizioni apicali: medici, ingegneri, insegnanti, artisti, attivisti. Il loro ruolo sarà cruciale per prevenire forme di discriminazione, xenofobia e razzismo”. Anthony A. Deaton, console per la stampa e la cultura presso il consolato generale degli Stati Uniti a Milano, ha dichiarato: “Il consolato è orgoglioso di sostenere la missione di Nuove Radici: questi giovani leader sono impegnati a creare opportunità nella politica, prosperità economica e giustizia sociale per tutti. È una missione che impegna anche il governo degli Stati Uniti, sul suo territorio e nel mondo”. Francesco Mastro, socio fondatore e presidente di ArteficeGroup, che aderito al progetto di Nuove Radici, ha aggiunto: “Le ragioni per cui ArteficeGroup ha deciso di mettere a disposizione le sue competenze per il progetto di NuoveRadici.World sono molteplici, ma partono tutte da una stessa visione del mondo che vede nell’integrazione di saperi, culture e persone la condizione indispensabile di crescita sia personale sia della società in generale”. Synergie Italia è una azienda leader nel settore delle risorse umane ed è partner dell’iniziativa. L’amministratore delegato Giuseppe  Garesio ha commentato: “Il nostro lavoro consiste nel far emergere i talenti e offrire loro opportunità professionali concrete e di qualità. È quindi naturale per noi sostenere iniziative come questa. È importante valorizzare i percorsi dei ‘nuovi italiani’, perfetti interpreti della nuova società multiculturale, che anche il mondo del lavoro dovrà includere”. Il programma si è articolato in vari panel. Alle 9.30 hanno aperto  i lavori della giornata Anthony Deaton, console per la Stampa e la cultura, consolato generale degli Stati Uniti a Milano, insieme a Piervito Antoniazzi, presidente dell’associazione Nuove Radici. A seguire, dalle 10 alle 12.45 si è tenuta  la tavola rotonda – disponibile anche in diretta sulle pagine Facebook (https://www.facebook.com/nuoveradiciworld/) e Instagram (https://www.instagram.com/nuoveradici.world/) di NuoveRadici.World moderata da Cristina Giudici, direttore NuoveRadici.World, a cui hanno partecipato : Hilda Ramirez, webmaster, consigliera del Coordinamento Nazionale dei giovani di nuova generazione italiana (Conngi); Marwa Mahmoud, consigliera comunale a Reggio Emilia; Evelyne Sarah Afaawua, fondatrice del brand Nappytalia; Abderrahmane Amajou, di Slow Food Internazionale; Boris Veliz, scenografo e artista; Anass Hanafi, vice-presidente del Network italiano dei leader per l’inclusione (Nili); Matteo Matteini, innovatore sociale e co-fondatore di Vitality onlus. Dalle 14.30 alle 17 poi 20 giovani tra i 20 e i 30 anni hanno partecipato  a workshop con i relatori della tavola rotonda coadiuvati da Costanza De Toma e Matteo Matteini.