Le previsioni di futurologi e maitres à penser si sono rivelate tutte sbagliate

in foto la devastazione prodotta dai bombardamenti russi in Ucraina

C’è stato un periodo della storia recente durante il quale, dappertutto nel mondo, aveva cominciato a prendere forma l’idea che, a partire da quell’epoca, le guerre si sarebbero trasformate drasticamente. Sarebbero divenute scontri sempre meno fisici e combattute per lo più da macchine belliche fatte azionate da programmi di computer molto potenti. Improntati al funzionamento della mente umana, altro non sarebbero stati se non il prodotto di un prototipo di quei congegni della loro gamma più evoluta. Più precisamente, di quella che sarebbe stata definita, nei primi anni del terzo millennio, intelligenza artificiale. Erano gli anni ’80, i futurologi facevano scintille nel mondo dell’informazione, soprattutto quella visiva, paragonabili a quelle che da un pò di tempo stanno facendo i cuochi e anche i brucia pentole. Ancora prima, altri maitres a penser avevano sentenziato che la quarta guerra mondiale si sarebbe combattuta con le clave perchè la terza, a causa dell’utilizzo di ordigni nucleari, avrebbe provocato l’azzeramento della civiltà fino a quel tempo raggiunta. Allo stato appare chiaro che la soluzione reale abbia fatto un percorso diverso. Oltre alle armi convenzionali in versione moderna, non è venuto meno neanche il ricorso al ben radicato uso dell’assalto con la baionetta. Per l’impiego del nucleare il mondo dovrà attendere ancora, nonostante l’abbaiare degli inquilini del Cremlino somigli, di volta in volta, a un’ ultima chiamata. Quella di un Noè delle steppe perché gli animali, compreso il genere umano, salgano a bordo. Solo così gli stessi sarebbero risparmiati da quanto starebbe per succedere. Da sempre si da per scontato che can che abbaia non morde e quelli di oltre cortina non fanno eccezione. Pertanto i competitors della contesa che sembra un’ imitazione mal riuscita di una guerra tra mondi, quello orientale e quello occidentale, hanno messo in essere qualcosa che ricorda la scoperta dell’acqua calda. Più fuori dai denti, hanno portato lo scontro prevalentemente sul terreno economico. Lo stesso, di massima, non fa vittime direttamente, nel senso che non sono le diverse valute a far strage: lo stanno facendo in maniera indiretta gli effetti dell’uso distorto e dell’abuso delle stesse messi in campo sotto diverse spoglie dai contendenti. Si è persa così ogni ragione tecnica di cambio tra le monete in uso. Quanto sta accadendo sui mercati internazionali, non sta seguendo nessuna logica che fino a qualche giorno fa era tipica di ciascuno di essi. Tanto nel caso gli stessi siano liberi che strutturati e funzionali a sistemi totalitari. Al di là dell’essere ormai fuori di ogni controllo qualsiasi processo che volesse presiedere alla formazione del prezzo di beni e servizi, soprattutto per le trattative di affari internazionali, è lo stesso rapporto di cambio tra valute forti in campo internazionale e altre accettate in pagamento negli stessi paesi dove sono correnti, che sta portando con sé fenomeni speculativi di tale grandezza da mettere in difficoltà chi deve compilare il bilancio nei paesi emittenti. Fin qui si è portati a limitarsi a constatare che, in tal modo, il mondo, alla fine di questa corsa, si troverà sostanzialmente ancor più impoverito. Pertanto i suoi abitanti dovranno rimboccarsi le maniche per un tempo certamente non breve. Come se ciò non bastasse, sta prendendo sempre più forma e consistenza un fenomeno particolarmente odioso che si credeva in via di soluzione definitiva, anche perché confinato in determinate regioni del pianeta: la fame. Volendo mantenersi alla sola osservazione delle persone del popolo, i diretti interessati, quindi senza tirare in ballo analisi e studi, buona parte dell’umanità si troverà in condizioni economiche inferiori a quelle che consentono di rimanere a un livello seppur minimo di sussistenza. È pur vero che, proprio nelle ultime ore, la EU ha dato notizia della decisione di elaborare un secondo Ngeu del valore di 300 miliardi, con le stesse caratteristiche del primo. Esso sarà destinato a compensare buona parte delle conseguenze negative causate, direttamente e indirettamente, dal fatto d’arme che si sta consumando sensa accenni di una conclusione in tempi ragionevoli. Ciò significa che si continua in tal modo a assistere alla distruzione sistematica e giornaliera sine die di una quantità di ricchezza enorme, peraltro in un momento storico in cui, già prima dell’avvento della pandemia e dell’invasione dell’ Ucraina, la produzione lorda del sistema mondo era molto contenuta per motivi avversi di diverso genere.Tutti però appartenenti alla categoria di quelli che gli economisti definiscono congiunturali. Per essere ancora più espliciti, quegli stessi ricomprensibili e caratterizzanti i cicli economici. Accade che il Cremlino, per finanziare la trasferta della sua macchina da guerra in zone idonee a distruggere Kiev, Odessa, Leopoli e altre, spende circa 900 milioni di euro al giorno. Ne incassa, nella stessa frazione di tempo, circa 1.000 quali corrispettivo che i paesi della Eu versano per la fornitura di idrocarburi. Tale comportamento ricorda in maniera piuttosto immediata quello del marito che, per far dispetto alla moglie, si mutila. Di conseguenza il dialogo a distanza tra chi tiene in mano le redini del mondo non fa progressi, anzi: assume sempre più i connotati di quello tra sordi. Il tempo a disposizione prima che la clessidra esaurisca il contenuto dell’ampolla superiore è oramai ridotto al minimo. Ciò che è più grave é che il modello adoperato da Crono in questa circostanza non è predisposto per essere capovolto.