Le rotte del cibo tra Napoli e il mondo: su Youtube i tesori dell’Archivio di Stato sui traffici dal XIII al XX secolo

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Con il video “Le rotte del cibo: commercio alimentare tra Napoli e il mondo”

pubblicato sul canale YouTube del Ministero per i beni e le attività culturali e per il Turismo in occasione della campagna “La cultura non si ferma”, l’Archivio di Stato di Napoli mostra un serie di rari e importanti documenti che ripercorrono il traffico di prodotti agricoli importati ed esportati dal Regno di Napoli dal XIII al XX secolo. Il filmato, realizzato nell’ambito del Progetto ‘In cammino per la Terra dei Suoni e dei Sapori’ in occasione di Expo 2015, riporta le vie tracciate dal commercio di generi alimentari, che hanno collegato in tutte le epoche storiche il territorio meridionale e la sua capitale Napoli al resto del mondo. Da Napoli verso San Pietroburgo partono navi cariche di vini di Pozzuoli, di Torre del Greco e di Procida, moscati siciliani, limoni di Reggio Calabria e confetture di Sulmona, rientrando con caviale e stoccafisso. Dalla capitale del Regno sono inviati a Tunisi ”maccheroni ed altra pasta” e in Germania agrumi e frutta secca di Sicilia e olio pugliese. Da Gallipoli partono grano, olio e vini diretti ad Amsterdam; da Palermo si esportano a Boston e a New York arance ”portogalli”, limoni e noci. Si importano i formaggi dalla Sardegna e dalla Grecia, dal nord Europa pesce salato, stocco e baccalà, ”grani teneri” dall’Egitto e dal Brasile, che esporta anche zucchero e cacao, riso e pepe, zenzero, vaniglia e rum.
Le ”rotte del cibo” toccano, inoltre, le piccole e grandi isole del Mediterraneo. I documenti archivistici esposti nel video, in una sorta di mostra virtuale, rappresentano anche un interessante viaggio alla scoperta di luoghi vicini e lontani percorsi dai mercanti dell’epoca. ”Le rotte del cibo: commercio alimentare tra Napoli e il mondo” è un altro dei contributi che gli istituti della cultura statali mettono a disposizione del pubblico per far conoscere, attraverso la fruizione online, il patrimonio culturale da casa. La campagna La cultura non si ferma, infatti, ha l’obiettivo di costituire un’offerta culturale nazionale, con il concorso di archivi di stato, biblioteche, musei, parchi archeologici, soprintendenze. Tutte le iniziative sono raccolte nel data base complessivo pubblicato sul sito MiBACT www.beniculturali.it/laculturanonsiferma.