Legalità, cultura e spettacolo per il Premio città di Saviano

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Legalità, ma soprattutto cultura e spettacolo, per la quinta edizione del ”Premio Città di Saviano”, patrocinato dalla Regione Campania e dalla Città Metropolitana di Napoli, che si svolgerà sabato 9 gennaio nel teatro Auditorium di Saviano (Napoli). Nel corso della serata saranno consegnati riconoscimenti a esponenti dello spettacolo e della cultura del territorio, ma non solo. Tra i premiati, infatti, ci sarà anche il procuratore Capo della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, per il ”determinante contributo nella lotta alla camorra casalese, firmando i più importanti blitz e raccogliendo le confessioni dei primi, decisivi pentiti”. ”Il premio Città di Saviano – spiega il sindaco Carmine Sommeseè un riconoscimento a quanti si distinguono nei vari campi della cultura, a partire dalla cultura della legalità, persone che ogni giorno con il loro impegno danno lustro non solo alla nostra area ma all’intera Regione Campania”. 

Tra i premiati anche il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nola e Presidente della sezione ANM di Nola, Giuseppe Visone, il Presidente Fondazione Pol.i.s. e dell’Associazione Culturale Pediatri, Paolo Siani, il coordinatore provinciale di Libera Napoli, Antonio D’Amore, e il Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato, Elvira D’Amato, per il ”contributo alla tutela dei minori in rete e al contrasto al cyberbullismo e alla pedo-pornografia”. Per la cultura premio ad Amelia La Rocca Presidente Fondazione ‘Amelia e Concetta Grassi’, ed alla scrittrice savianese, Silvia Tufano. 

Per la stampa premio a Ottavio Lucarelli, Enzo Perone e Pasquale Piscitelli. Riconoscimento anche al senatore Giacomo Caliendo, al Portavoce della Comunità di Sant’Egidio di Napoli Antonio Mattone e, per la musica, al tenoreRaffaele Sepe. Per lo sport Giovanni Liguori, ginnasta azzurro della squadra Nazionale Italiana di Ginnastica Aerobica per la FGI (Federazione Ginnastica d’Italia), il pugile Gioacchino Mocerino e al judoka Gennaro Di Laora