Legge elettorale, Alitalia e Ue: l’agenda del neo segretario Pd Renzi

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Roma, 1 mag. (AdnKronos) – Una “pagina nuova”, come definito lui stesso la vittoria alle primarie, Matteo Renzi la sta già scrivendo, è quella della sua agenda da neo segretario del Pd. L’ex premier ci lavora da tempo, qualcosa ha già sviluppato nel programma della sua mozione congressuale definita in tandem con Maurizio Martina, ma già da questa settimana dovrebbe battere qualche colpo sui principali temi di attualità.

Il primo impegno l’ex premier lo ha già preso: “Entro metà maggio faremo una proposta per Alitalia”. Qualche indizio Renzi lo ha già fornito, su tutti i due paletti tra i quali dovrà muoversi il ‘salvataggio’ della compagnia: né fallimento, né spreco di denaro pubblico. “Non abbandoniamo i lavoratori”, ha spiegato più volte Renzi parlando di Alitalia. Lui stesso ha indicato anche un modello, quello utilizzato per Meridiana, salvata grazie all’intervento della Qatar.

Quindi, la proposta Pd potrebbe modularsi intorno a un intervento in stile ‘private equity’ intorno a un nuovo progetto industriale per il rilancio di Alitalia. Sicuramente, Renzi avrà grande attenzione per i livelli occupazionali sia interni che dell’indotto Alitalia. Altra capitolo corposo nell’agenda Renzi è certamente la legge elettorale. Il neosegretario, con tutti i dubbi del caso, dovrebbe andare a vedere a breve le ‘carte’ del M5S. Magari con una proposta capace di attirare l’attenzione anche di altri partiti centrata sul no ai capilista bloccati e correzione delle soglie di sbarramento, salvaguardando quel meccanismo maggioritario considerato nel Dna del Pd.

Renzi, lo ha detto più volte, si fida fino a un certo punto di Grillo, e considera il Pd unico tra i partiti in grado di ‘reggere’ un test democratico: “Siamo gli unici a poter andare al voto”. E si rende ben conto che lo scenario con cui avere a che fare potrà essere quello proporzionale, in cui il 40% (che resta l’obiettivo del segretario dem) è fondamentale. Ma qualche intesa, come quella con Pisapia, potrebbe essere necessaria.

A questo proposito, Matteo Richetti è stato netto: “L’idea di fare le larghe intese preventive non sta né in cielo né in terra”. Il portavoce della mozione Renzi ha anche detto qualcosina in più: “Quando sapremo con chiarezza che legge elettorale avremo prepareremo liste aperte, inclusive, con alleanze chiare”. Sarebbero, in sostanza, quelle “larghe intese con i cittadini” di cui lo stesso Renzi ha parlato nei festeggiamenti per le primarie.

C’è, poi, il tema manovra economica da definire. Come è successo con il Def e ‘Dec’ che, in tandem con il governo Gentiloni, “il Pd ha migliorato”, come ha detto Renzi. Il punto è gestire con l’Ue, ed è una delle grandi sfide della nuova segreteria dem, i margini per evitare una legge di bilancio che possa ‘comprimere’ i segnali di ripresa dell’economia e bloccare ogni ipotesi di aumento delle tasse, con il capitolo taglio Irpef che potrebbe diventare un cavallo di battaglia per la campagna delle politiche. In generale, Renzi non mancherà nei prossimi mesi di far sentire la sua voce. Anche sull’azione di governo: “C’è molto da fare, noi lo aiuteremo”, ha detto lo stesso neo segretario.