Legge elettorale, promulgato il Rosatellum bis. De Luca: Non mi piace per nulla

151

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato la riforma della legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum bis. Lo si legge sul sito del Quirinale, dove si spiega che il capo dello Stato ha firmato la legge approvata dalle Camere “Modifiche al sistema di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Delega al Governo per la determinazione dei collegi elettorali uninominali e plurinominali”.

Ecco le principali novità:

COLLEGI MAGGIORITARI
Saranno 231 collegi, pari al 36% dei Seggi della Camera. I partiti si potranno coalizzare per sostenere un comune candidato.

PROPORZIONALE
Dei restanti 399 deputati, 12 continueranno ad essere eletti nelle Circoscrizioni Estere, con metodo proporzionale. In Italia un deputato è eletto in Valle d’Aosta in un collegio uninominale; i restanti 386 deputati saranno eletti con metodo proporzionale in listini bloccati di 2-4 nomi. Il testo delega il governo a definire questi collegi plurinominali, che potrebbero essere circa 65. Le Circoscrizioni, importanti per il recupero dei resti, saranno 28. In Senato saranno 20.

SOGLIA
Nella parte proporzionale la soglia sarà al 3% sia alla Camera che al Senato.

UNA SCHEDA, VOTO UNICO
Diversamente dal Mattarellum, in cui c’erano due schede (una per il collegio ed una per il listino proporzionale, con la possibilità di un voto disgiunto), con il ‘Rosatellum 2.0’ ci sarà una scheda unica. In essa il nome del candidato nel collegio sarà affiancato dai simboli dei partiti che lo sostengono. Barrando sul simbolo del partito il voto andrà al candidato del collegio e al partito per la parte proporzionale.

VOTO DISPERSO
I voti degli elettori che avranno barrato il nome del solo candidato del collegio uninominale saranno distribuiti proporzionalmente ai partiti che sostengono il candidato del collegio

SCORPORO
Non è previsto lo scorporo come accadeva invece nel Mattarellum.

TRENTINO ALTO ADIGE
Rimane il testo come modificato dall’emendamento Fraccaro-Biancofiore votato a scrutinio segreto l’8 giugno: Sei collegi uninominali e cinque proporzionali.

LE FIRME
Viene dimezzato rispetto al testo originario il numero delle firme da raccogliere per tutti quei partiti o nuove formazioni che non sono in Parlamento o non hanno un proprio gruppo. Il numero di firme da raccogliere passa, dunque, da 1.500-2.000 a circa 750. Pure in questo caso solo per le prossime elezioni, anche gli avvocati abilitati al patrocinio in Cassazione potranno autenticare le firme per la presentazione delle liste elettorali.

IL COMMENTO DEL GOVERNATORE DE LUCA
“Il Rosatellum è una legge che a me non piace assolutamente. Non tanto perché non c’è la libertà di scegliere la preferenza, che non è una discriminante, ma perché è un sistema che non consente la governabilità”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto a LiraTv. “Col Rosatellum – prosegue – dopo le elezioni non sapremo chi governerà l’Italia. Questa è una tragedia. Avremmo avuto un altro indirizzo se si fosse vinto il referendum a dicembre, ma si è perso anche per errori del Pd e di Renzi, come ha riconosciuto. Allora bisognava impostare in maniera seria le riforme: una sola Camera, Senato rivisitato, semplificazione delle istituzioni e certezza di avere un governo dopo la campagna elettorale. Oggi abbiamo fatto un passo indietro di un decennio. Si aprirà, dopo le elezioni, una lunga trattativa e non si saprà se ci saranno i numeri per avere una maggioranza, anche perché il M5S ha comunicato che non dialoga con nessuno. Perché non hanno dialogato per fare una legge migliore?”.