“L’ho picchiato fino alla morte”

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Milano, 22 mag. (AdnKronos) – Ha confessato Aliza Hrustic, il 25enne fermato per aver ucciso il figlio di due anni in un appartamento in via Ricciarelli 22 in zona San Siro a Milano. E’ quanto rivela il capo della Mobile di Milano, Lorenzo Bucossi. L’uomo, che non riusciva a dormire, ha agito nel corso della notte “in preda a un raptus, a un momento di rabbia anche a seguito dell’assunzione di sostanza stupefacente di tipo hashish. L’uomo ha confessato di aver percosso il piccolo fino alla morte”. Con sé aveva anche due sue figlie di tre e un anno. Il 25enne deve rispondere di omicidio volontario aggravato da maltrattamenti e minore età della vittima.  Il padre ha confessato agli uomini della squadra Mobile della questura di Milano di aver ucciso il piccolo in un “momento di rabbia”, e di averlo “picchiato” fino a togliergli il respiro.

A dare l’allarme con una telefonata al 118, intorno alle 5 del mattino, è stato proprio il padre del bambino, ma all’arrivo dei soccorsi il piccolo – probabilmente ucciso intorno alle 3 – non respirava più, e in casa c’era soltanto la madre, una 23enne di origine croata. L’uomo, già noto per alcuni piccoli precedenti, è stato presto localizzato ma il fermo è scattato solo nel tardo pomeriggio. Sul corpo del piccolo non c’è “nessuna ferita, ma un insieme di lesioni”. I piedi del piccolo erano fasciati, confermano gli investigatori, un particolare che non è legato al decesso, ma potrebbe essere dovute a violenze subite in precedenza. Sarà l’autopsia, che verrà effettuata nei prossimi giorni, a svelare le cause del decesso. Il 25enne, reo confesso, deve rispondere di omicidio volontario aggravato da maltrattamenti e minore età della vittima. Ma quando gli agenti sono arrivati, sul posto con il bimbo hanno trovato soltanto la madre. L’uomo è stato poi rintracciato e portato in Questura.

La coppia è di origini croate: lei di 23 anni è incinta di 5 mesi circa. L’abitazione dove risiedeva era occupata abusivamente. Entrambi hanno precedenti per reati contro il patrimonio.

“Visto l’orrore di quello che c’è stato non ci sarà nessuna conferenza stampa” ha detto il capo della squadra mobile, aggiungendo che non avrebbe fornito “particolari” della morte del piccolo ucciso dal padre.