(ANSA) – ROMA, 25 FEB – Il caos politico in Libia favorisce l’incremento di abusi e violazioni dei diritti umani che costituiscono spesso crimini di guerra. Lo stima un rapporto della Commissione diritti umani dell’Onu (Unhrc) che punta l’indice contro tutte le fazioni in campo.
Il rapporto di 95 pagine documenta dal 2014 a oggi centinaia di casi di abusi, torture, assassinii mirati, rapimenti, reclutamento di bambini nelle milizie. Particolarmente grave la situazione per i migranti: sono oltre 3.000 quelli in carcere nella sola Libia occidentale, dove patiscono abusi, stupri e non hanno alcuna tutela giuridica.
La Commissione chiede al Consiglio di Sicurezza di monitorare di più la situazione nel Paese, e alla comunità internazionale di consentire alla Corte penale internazionale di portare avanti le indagini e assicurare alla giustizia i responsabili.
(ANSA) – ROMA, 25 FEB – Il caos politico in Libia favorisce l’incremento di abusi e violazioni dei diritti umani che costituiscono spesso crimini di guerra. Lo stima un rapporto della Commissione diritti umani dell’Onu (Unhrc) che punta l’indice contro tutte le fazioni in campo.
Il rapporto di 95 pagine documenta dal 2014 a oggi centinaia di casi di abusi, torture, assassinii mirati, rapimenti, reclutamento di bambini nelle milizie. Particolarmente grave la situazione per i migranti: sono oltre 3.000 quelli in carcere nella sola Libia occidentale, dove patiscono abusi, stupri e non hanno alcuna tutela giuridica.
La Commissione chiede al Consiglio di Sicurezza di monitorare di più la situazione nel Paese, e alla comunità internazionale di consentire alla Corte penale internazionale di portare avanti le indagini e assicurare alla giustizia i responsabili.