L’indignazione

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In foto Giampaolo Cantini
Ne hanno parlato i nostri media e quelli internazionali  affermando per l’ennesima volta che l’Italia poteva fare di più. L’indignazione cresce perché adesso anche il presidente della camera dei deputati Fico afferma di mantenere ferma l’azione di chiudere le relazioni diplomatiche con l’Egitto e richiamare definitivamente l’ambasciatore italiano Giampaolo Cantini . Lo sconcerto è grande di fronte a quanto scritto dai giudici romani, consistenti in dure accuse alla National Security egiziana che avrebbe inflitto a Giulio Regeni delle torture indicibili. Regeni è stato seguito per 40 giorni, sequestrato è mantenuto nella camera numero 13 del Ministero dell’Interno . Una intervista ad Al Jazeera di Fico che parla in maniera molto dura, ed era ora: “ Tutto il popolo italiano è indignato: quattro membri della National Security risultano aver partecipato al sequestro, alla tortura e all’uccisione di Giulio Regeni. Cosa serve ancora oltre al fumo fornito dalle autorità egiziane? Sono il generale Sabir Tariq, il colonnello Athar Kame, il colonnello Helmi e il maggiore Sharif “.
 Fonti di Montecitorio sottolineano che il presidente Fico, si riferiva alla interruzione dei rapporti diplomatici tra la Camera dei deputati e il parlamento egiziano, decisa nel Novembre 2018 e quindi confermata. E’ innegabile commentare che molte azioni fatte in questa zona geografica del pianeta , a danno degli italiano, siano  pescatori o studenti, giornalisti o altro, sono fagocitati dalla debolezza del governo e la facilta con la quale esso è disposto ad accordi sotterranei, che comprendano scambi di prigionieri o versamento di riscatto. Questo non è conforme agli spiriti democratici contenuti nella   costituzione .