L’informazione cambia tono. Anche se solo pro tempore

Gli argomenti trattati sia dalla carta stampata che da ogni altro supporto, tanto video che audio, ora sono molto simili a quelli delle conversazioni da ombrellone se a mare, da baita se ai monti. Si diceva un tempo, probabilmente è valido ancora oggi, che quando in una riunione tra amici la conversazione si blocca, il più delle volte per mancanza di argomenti, il più disinvolto della comitiva avrebbe dovuto lanciare “un broccolo”, in gergo uno spunto di conversazione qualunque, anche del genere se è nato prima l’uovo o la gallina, perchè la conversazione potesse riprendere. Anche con l’inizio delle ferie di quest’ anno sta andando così. Che siano scritte, che viaggino via etere, gli argomenti dati in pasto all’ opinione pubblica stanno lasciando quanto meno perplessi i destinatari.
È da mettere in conto che tale comportamento possa essere motivato dalla volontà di far riposare le meningi degli italiani dopo tutti gli stress che le stesse hanno dovuto subire fino a questo punto dell’ anno. Sulla eventuale opportunità di adottare tale procedura con quanto bolle (!) in pentola, si può essere d’accordo oppure no, l’ importante è però prenderne atto. Cosa è affrontare un argomento leggero con toni adeguati, tutt’ altra cosa è trattare un problema più che delicato come se fosse quello attuale il tempo da dedicare solo a argomenti di varia umanità, tanto per il resto se ne riparlerà al più tardi a settembre. Strano ma vero, la mente umana da molto tempo si inventa dei rifugi per non andare fuori del seminato. Esistono però delle pratiche indifferibili, non tutte banali e da mettere a scadenza unilateralmente, nei confronti delle quali si possano decidere tempi e modi di esecuzione “inaudita altera parte”. Sono esse tutte le sciagure umane che non hanno bisogno di annunciarsi prima di rendere i loro servigi all’ umanità. Catastrofi di ogni genere procedono a mò di rullo compressore e povero chi dovesse incrociarle sulla sua strada.Tali episodi fanno comunque clamore e almeno un minimo di sensazione per l’aere la diffondono. Diversa è la situazione per guerre, endemiche o scoppiate di recente, i cui autori non riescono a trovare il modo di come arrivare a un cessate il fuoco, quanto meno, è triste accettarlo, per riprendere fiato e, ahinoi, proseguire. In condizioni simili si tenta di far passare sotto silenzio vicende da Grand Guignol se non ancora peggio. Che quel coacervo di macellai mal riusciti che formano le Brigate Wagner, oramai è noto che sono- da sempre -tante e per soldi, dollari, non rubli, si badi bene, i benemeriti che ne fanno parte ucciderebbero anche le rispettive madri, abbia tentato un colpo di stato nei confronti del Cremlino, sia arrivata notizia anche alla sorgente del Rio delle Amazzoni, località non proprio accessibile come un parco naturale. Nessuno saprà mai cosa stesse effettivamente per succedere e chi avesse organizzato quella sorta di Danza Macabra. Certo è che, come se fin’ora fosse stato sulla Luna, qualcuno chieda: ” brigate chi ?” mentre sia i pretendenti golpisti che i mancati “golpiti”, se potessero, partirebbero in luna di miele. Questa appena descritta è solo una delle notizie edulcorate proprie del periodo delle vacanze e tante altre, seppure meno clamorose, riempiono i vuoti lasciati dalla corretta informazione attualmente al mare, in montagna o ai laghi e, per non farsi mancare niente, anche alle terme. In campagna dicono: ” passasse presto un angelo e dicesse amen..!” Sempre che lo stesso ne avesse voglia e non fosse distolto da altro.