L’innovazione che parla italiano: via al nuovo bando per le start up tricolore all’estero

86

C’è tempo fino al 13 febbraio per partecipare al bando indetto dal ministero degli Affari Esteri insieme a PNICube, l’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari e delle Business Plan Competition accademiche locali, per il Premio “L’innovazione che parla italiano”, indirizzato alle Startup Tecnologiche che operano all’estero e fondate da cittadini italiani.
I potenziali vincitori sono fondatori di startup tecnologiche che possiedano la cittadinanza italiana e che siano fondatori o co-fondatori di una start up innovativa fondata in uno dei Paesi cui è destinato il bando; in possesso di un titolo di studio di livello universitario, con parte del proprio percorso di studi (universitari o post-universitari) svolto in Italia.

I soci che presentano la candidatura sono fondatori di start up che svolgono attività in Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Cina, Rep. di Corea, Danimarca, Egitto, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Giordania, Gran Bretagna, India, Israele, Lituania, Messico, Paesi Bassi, Portogallo, Russia, Serbia, Singapore, Spagna, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Usa e Vietnam.

La start up vincitrice riceverà una medaglia e un diploma del ministero degli Affari Esteri durante la Conferenza degli Addetti Scientifici 2019 alla presenza dei Ministri degli Esteri e dell’Istruzione, Università e Ricerca.