Liste d’attesa troppo lunghe: Campania, record di ricorso ai privati

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Oltre 9 milioni di italiani hanno effettuato visite specialistiche nell’ultimo anno nel privato a pagamento intero (2,7 mln di questi sono persone a basso reddito). Puglia e Campania sono le due regioni in cui è più alto il ricorso agli specialisti privati. E’ questo – secondo l’indagine del Censis -uno degli esiti della lunghezza delle liste di attesa: 69 giorni in media per una visita oculistica con ticket di 42 euro nel pubblico, contro 6 giorni di attesa nel privato con pagamento intero per 102 euro; 58 giorni di attesa per una visita cardiologica nel pubblico e 5 giorni nel privato (con un costo di 42 euro nel pubblico e di 108 euro nel privato), 48 giorni per una visita ortopedica nel pubblico e 5 giorni nel privato (32 euro di ticket e più del triplo nel privato), 38 giorni per una visita ginecologica nel pubblico e 5 giorni nel privato (31 euro di ticket e 103 euro nel privato). Chi riesce ad andare dallo specialista è soddisfatto: assegna un voto medio di 8,2 su 10 (e il 72,4% degli utenti dà una voto pari ad almeno 8). Per quanto riguarda la riabilitazione, solo nel privato sono oltre 4 milioni gli italiani che si sono sottoposti a trattamenti di questo tipo nell’ultimo anno. Con riferimento all’ultimo ciclo terapeutico, il 54% ha pagato per intero, il 16% ha pagato il ticket e il 30% era esentato. Anche tra le persone a basso reddito il 27,3% ha pagato per intero la prestazione. Il costo medio è di 37 euro per una prestazione di riabilitazione motoria nel privato con soli 4 giorni di attesa, contro 7 euro di ticket ma con un mese di attesa. Stando così le cose, 1,5 milioni di italiani hanno rinunciato a fare la riabilitazione (di questi, 934.000 perché costava troppo).